Leggendo
ultimamente il Fatto Quotidiano e sbirciando poi su internet ho
trovato un libro molto interessante: “Assicurazione a Delinquere –
confessioni di un insider” di Massimo Quezel. Questi è stato un
liquidatore assicurativo per più di dieci anni che nel 1997 fu
coinvolto in un grave incidente stradale: dopo aver subito in prima
persona l’ostilità e i ricatti della compagnia assicurativa
chiamata a risarcirlo, si è dedicato allo studio e alla formazione
nell’ambito dell’infortunistica con lo scopo di opporsi allo
strapotere delle lobby
assicurative. E’ una persona molto competente nel settore, data la
sua esperienza, e nel 2001 ha costituito un network di agenzie per
tutelare i diritti dei danneggiati e lottare per ottenere il giusto
risarcimento.
Analizzando
il libro, si evince che proprio il
giusto risarcimento è negato ben 8 volte su 10. Dagli
anni novanta, calano
i risarcimenti e, soprattutto, i sinistri, ma
i costi delle polizze sono schizzati
del 245%! L’Italia è tra i paesi in Europa con il più alto costo
di Rc Auto: il doppio circa di Regno Unito, Spagna e Francia ed i
premi assicurativi sono in continua ascesa: + 10% nel primo semestre
del 2015 rispetto al 2014.
Le
lobby
delle assicurazioni, in questi tempi di crisi, sono tra le poche
aziende in
controtendenza
a registrare segni positivi nei bilanci: il 2014, infatti, è stato
un anno molto positivo per l’industria assicurativa, ed
ha registrato complessivamente
utili
per 6 miliardi
di
euro!
Questa
contraddizione tra premi assicurativi ed utili delle compagnie,
sempre entrambi più alti, viene spiegata da quest’ultime con la
solita scusa del fenomeno
delle
truffe che loro stesse, le compagnie, subiscono.
La
particolarità, tuttavia, è che
quest’ultime non vogliono leggi per contrastare
il
suddetto
fenomeno: esse
sono
spesso e volentieri complici dei truffatori, in quanto denunciarli
costerebbe molto di più in spese legali ed il guadagno, comprensivo
delle truffe, è lo stesso molto
buono, anzi buonissimo! Si
è altresì
generato un giro di clientelismo, in cui vi sono persone che vivono
sulle stesse truffe assicurative. Chi ne paga tutto ciò? Sicuramente
tutti i cittadini assicurati, i quali, si vedono costretti a pagare
un premio assicurativo sempre più alto e ad intascare risarcimenti
sempre più bassi. Ed il colmo è che tra questi cittadini vi sono
proprio anche i truffatori! Stranezze del capitalismo…
Naturalmente,
quella delle truffe subite, è una scusa dietro cui si nascondono le
compagnie assicurative per avere la giustificazione a continuare ad
aumentare sempre più i premi che i cittadini vanno a pagare. Premi
che aumentano ineluttabilmente anno dopo anno, per la presenza di un
vero e proprio “cartello assicurativo”: la liberalizzazione delle
tariffe non ha portato alla concorrenza che si auspicava il
legislatore, anzi, le compagnie si mettono d’accordo tra di loro
per far lievitare le polizze sempre di più (e lo stesso discorso
vale anche per le banche… ). E’ inutile dire che il nostro
governo, qualora ne fosse capace (ma non lo è a prescindere!),
dovrebbe trovare una soluzione al problema. Ed anche presto. Ridurre
al minimo le truffe, per evitare che le compagnie assicurative
abbiano l’ALIBI di aumentare i premi, ed evitare che quest’ultime
facciano cartello a discapito dell’utente e a vantaggio dei loro
iperbolici utili-INUTILI (passatemi il gioco di parole!) a nove zeri.
Ma
si sa, le lobby assicurative sono potenti, anzi potentissime: Renzi e
l’attuale governo non faranno proprio un bel niente, e il solito
“tran tran” continuerà imperterrito… anche perché, carissimo
Renzi, le lobby assicurative garantiscono enormi pacchetti di voti e,
soprattutto ed ancor di più, enormi finanziamenti ai partiti…
… e
questo lo sanno tutti quanti…
… anche
il presidente del consiglio…
Arnoldo
Folino
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