sabato 5 marzo 2016

“ASSICURAZIONE” A DELINQUERE





Leggendo ultimamente il Fatto Quotidiano e sbirciando poi su internet ho trovato un libro molto interessante: “Assicurazione a Delinquere – confessioni di un insider” di Massimo Quezel. Questi è stato un liquidatore assicurativo per più di dieci anni che nel 1997 fu coinvolto in un grave incidente stradale: dopo aver subito in prima persona l’ostilità e i ricatti della compagnia assicurativa chiamata a risarcirlo, si è dedicato allo studio e alla formazione nell’ambito dell’infortunistica con lo scopo di opporsi allo strapotere delle lobby assicurative. E’ una persona molto competente nel settore, data la sua esperienza, e nel 2001 ha costituito un network di agenzie per tutelare i diritti dei danneggiati e lottare per ottenere il giusto risarcimento.
Analizzando il libro, si evince che proprio il giusto risarcimento è negato ben 8 volte su 10. Dagli anni novanta, calano i risarcimenti e, soprattutto, i sinistri, ma i costi delle polizze sono schizzati del 245%! L’Italia è tra i paesi in Europa con il più alto costo di Rc Auto: il doppio circa di Regno Unito, Spagna e Francia ed i premi assicurativi sono in continua ascesa: + 10% nel primo semestre del 2015 rispetto al 2014.
Le lobby delle assicurazioni, in questi tempi di crisi, sono tra le poche aziende in controtendenza a registrare segni positivi nei bilanci: il 2014, infatti, è stato un anno molto positivo per l’industria assicurativa, ed ha registrato complessivamente utili per 6 miliardi di euro!





Questa contraddizione tra premi assicurativi ed utili delle compagnie, sempre entrambi più alti, viene spiegata da quest’ultime con la solita scusa del fenomeno delle truffe che loro stesse, le compagnie, subiscono.
La particolarità, tuttavia, è che quest’ultime non vogliono leggi per contrastare il suddetto fenomeno: esse sono spesso e volentieri complici dei truffatori, in quanto denunciarli costerebbe molto di più in spese legali ed il guadagno, comprensivo delle truffe, è lo stesso molto buono, anzi buonissimo! Si è altresì generato un giro di clientelismo, in cui vi sono persone che vivono sulle stesse truffe assicurative. Chi ne paga tutto ciò? Sicuramente tutti i cittadini assicurati, i quali, si vedono costretti a pagare un premio assicurativo sempre più alto e ad intascare risarcimenti sempre più bassi. Ed il colmo è che tra questi cittadini vi sono proprio anche i truffatori! Stranezze del capitalismo…


Naturalmente, quella delle truffe subite, è una scusa dietro cui si nascondono le compagnie assicurative per avere la giustificazione a continuare ad aumentare sempre più i premi che i cittadini vanno a pagare. Premi che aumentano ineluttabilmente anno dopo anno, per la presenza di un vero e proprio “cartello assicurativo”: la liberalizzazione delle tariffe non ha portato alla concorrenza che si auspicava il legislatore, anzi, le compagnie si mettono d’accordo tra di loro per far lievitare le polizze sempre di più (e lo stesso discorso vale anche per le banche… ). E’ inutile dire che il nostro governo, qualora ne fosse capace (ma non lo è a prescindere!), dovrebbe trovare una soluzione al problema. Ed anche presto. Ridurre al minimo le truffe, per evitare che le compagnie assicurative abbiano l’ALIBI di aumentare i premi, ed evitare che quest’ultime facciano cartello a discapito dell’utente e a vantaggio dei loro iperbolici utili-INUTILI (passatemi il gioco di parole!) a nove zeri.




Ma si sa, le lobby assicurative sono potenti, anzi potentissime: Renzi e l’attuale governo non faranno proprio un bel niente, e il solito “tran tran” continuerà imperterrito… anche perché, carissimo Renzi, le lobby assicurative garantiscono enormi pacchetti di voti e, soprattutto ed ancor di più, enormi finanziamenti ai partiti…

e questo lo sanno tutti quanti…

anche il presidente del consiglio…



Arnoldo Folino

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