lunedì 21 marzo 2016

DAL “BURATTINO-BERLUSCONI” AL “BURATTINO-RENZI”




Ve le ricordavate le politiche di Berlusconi? Vi ricordavate i suoi propositi? Ebbene, bastava che l’ex-cavaliere fiatasse che gran parte della cittadinanza scendesse in piazza: “girotondi”, scioperi nazionali dei sindacati, manifestazioni in tutt’Italia. Oggi Renzi porta avanti le stesse identiche politiche e gli stessi propositi di Berlusconi, ma non ci sono né girotondi, né scioperi nazionali dei sindacati, CGIL compresa, né grandi manifestazioni di piazza. Cos’è accaduto? Semplicemente i poteri forti, quelli che realmente comandano in Italia, hanno inteso bene, per fare le riforme, le politiche e le leggi dei loro sogni, di passare dal “burattino-Berlusconi” al “burattino-Renzi”. A cosa si deve questo cambiamento? Al fatto che, come disse Gianni Agnelli nel 1998 quando diede la fiducia al governo D’Alema: “oggi in Italia, un governo di sinistra è l’unico che possa fare politiche di destra!”. Gianni Agnelli sapeva bene che quando le riforme, in Italia, anche se inaccettabili, vengono fatte da governi di sinistra, la popolazione è disposta ad accettarle di più. I poteri forti che governano REALMENTE l’Italia sanno che, dopo aver fallito i propri tentativi con vent’anni di berlusconismo, devono puntare tutto sulla sinistra (o presunta tale).




Chi sono i poteri forti? Naturalmente le grandi lobby economiche italiane ed estere, naturalmente, gli Stati Uniti d’America ed il Vaticano. Gli USA si vedono realizzati i loro sogni di un Italia sempre meno parlamentare e sempre più forte nell’esecutivo da poter comandare a loro proprio piacimento, “blindandoun “uomo solo al comando” imposto da loro e manovrato da loro per il raggiungimento dei loro reali scopi e dei loro reali interessi economici e geopolitici; il Vaticano si permette il lusso di far approvare al ribasso leggi già al ribasso come la Cirinnà, oltre che di realizzare i propri interessi economici in senso stretto, visto che, de facto, la chiesa è un’istituzione economica e non religiosa, quali per esempio il sempre maggiore sostentamento alle proprie scuole o alle proprie strutture sanitarie private; naturalmente, infine, ma non certo per ultime, le lobby economiche in senso stretto mirano al rafforzamento di un liberismo di mercato sempre più sfrenato.

Si stanno realizzando cioè soltanto gli interessi delle lobby, non quelli dei cittadini comuni, che vedono sempre più eroso il proprio stato di diritto in cambio di qualche piccolo o grande che sia irrobustimento illusorio del proprio portafoglio.




La cosa triste è che anche la “sinistra Pd” è sempre stata d’accordo con il burattino Renzi. Sono due anni che l’ex-segretario del Pd, Bersani, minaccia di far cadere il governo, fa dichiarazioni “pepate” contro il presidente del consiglio e lancia strali da ogni parte. Pur tuttavia, ogni volta che si tratta di votare in parlamento ritorna in buon ordine e vota fiducie e leggi. La spiegazione di tutto ciò è molto semplice: BERSANI È D’ACCORDO CON RENZI: si tratta di un vero e proprio gioco delle parti in cui, grazie proprio a Bersani & Co., il Pd cerca di non perdere voti a sinistra e nel contempo ha assicurate le sopracitate leggi e riforme. Insomma questo continuo “scambio caldo d’opinioni”, neanche poi così tanto caldo nei fatti, altro non è che un gioco ed un sistema politico ben studiato e congegnato grazie al quale il nuovo segretario nonché premier, almeno nei suoi piani, riesce a fare quello che i suoi burattinai gli impongono di fare mostrando al contempo un partito, il Pd, nel quale esistono “correnti democratiche” ed un “continuo dibattito” che non gli farebbe perdere voti a sinistra.





 

Renzi avrà così realizzato, al termine della sua “corsa”, tutto ciò che i poteri forti gli avranno chiesto di realizzare e si ritroverà in mano, a livello personale, un pugno di mosche. La “stella” di Renzi, la quale è brillata per il momento solo per due anni, brillerà ancora per poco e presto scomparirà dalla scena politica. Non sappiamo se il politico fiorentino conosce il suo destino o meno, ovvero non sappiamo se è conscio del fatto che è solo un burattino nelle mani dei potenti destinato presto a scomparire oppure se ignora tutto ciò. Qualora la prima ipotesi fosse vera, cioè che fosse conscio di tutto ciò, avremmo davanti agli occhi un politico veramente MOLTO MEDIOCRE, qualora fosse vera la seconda, cioè non si rendesse conto di essere solo un effimero strumento in mano ai potenti, allora avremmo di fronte ai nostri occhi, purtroppo per lui, e per noi che lo abbiamo avuto come presidente del consiglio, un vero e proprio STUPIDO. Il problema è che questo presidente del consiglio, mediocre o stupido che sia, sta distruggendo nel vero senso della parola l’Italia in nome degli interessi già sopracitati dei soliti poteri forti.

Stiamo quindi assistendo al continuo disfacimento dell’Italia per opera del burattino Renzi, il quale è destinato a sua volta ad essere “disfatto” al termine del suo “utilizzo” da parte dei potenti, con la connivenza di “ex-compagni”, “ex-comunisti”, “ex-marxisti” come Bersani & Co., i quali, checché se ne dica, partecipano al “progetto di distruzione” non come minoranza d’opposizione all’interno del governo stesso, ma come “fautori” veri e propri a tutti gli effetti dell’azione di governo alla stregua dei renziani stessi.







 

I poteri forti stanno riuscendo, con il presunto centrosinistra, a fare quello che non erano mai riusciti a fare con il centrodestra, e complimenti agli “ex-compagni” come Bersani & Co.: stanno riuscendo in ciò che Berlusconi non sarebbe mai riuscito a fare neanche in tre vite politiche.
Bersani più bravo di Berlusconi…


Tutto ciò sta comportando la perdita “d'identità sinistrorsa” di un partito erede di una storia quasi centenaria e la distruzione, che in alcuni ambiti si può definire autodistruzione, della sinistra italiana, della sua anima e dei suoi ideali.
Ai più potrà sembrare soprattutto un'autodistruzione, e, ripeto, così è talvolta, tuttavia, in realtà, è un vero e proprio disegno politico atto ad annichilire sia come consensi, sia come immagine e forza di ideali, la parte sinistra della politica italiana. I poteri forti, le lobby, l'alta finanza, hanno posto come premier Renzi, sostituendolo a Berlusconi stesso ed il risultato è evidente: il centrosinistra sta facendo esattamente ciò che l'ex cavaliere voleva e che non è mai riuscito a fare in passato, e, nell'attuarlo, si sta annichilendo, non solo nell'elettorato, ma anche e soprattutto nell'immagine.
La cosa più brutta, innanzitutto, è che la sinistra ha così perso il primato e la supremazia dell'onestà e della purezza all'interno dell'arcobaleno politico italiano agli occhi di tutti i cittadini italiani, risultando tale e quale ad un Berlusconi qualsiasi.
I poteri forti che manovrano dall'alto il burattino Renzi hanno ottenuto, contemporaneamente, inoltre, la realizzazione di ciò che hanno sempre sognato, riforma scolastica, del mondo del lavoro, costituzionale, della legge elettorale, e la distruzione del loro peggior nemico presente in Italia, cioè di un partito forte e ben radicato alla base che per quasi 100 anni ha veleggiato in tutte le sue forme e sigle intorno al 30 %.



E tale distruzione è sia “fisica”, che “morale”, che “nell'anima”, che nel cuore della base.

È una distruzione di ideali, di modi di pensare.
 
È la distruzione del pensiero della sinistra italiana.




Arnoldo Folino









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