Il
“Supermartedì”, l'election day dell'8 novembre 2016, si sta
avvicinando.
Oramai
siamo alla fine della campagna elettorale per le presidenziali USA.
Una
campagna elettorale piena di colpi bassi, ma anche, fatemelo dire, di
tante vere e proprie scemenze.
A
volte mi chiedo quali siano i requisiti per diventare l'uomo (o la
donna!) più potente del mondo.
È
mai possibile, per quanto riguarda Trump, per esempio, che si vada a
“pescare”, sempre ammesso che sia vero, una “tizia” che ben
22 anni fa (e sottolineo 22 anni fa!) avrebbe “subito” un
tentativo di bacio da parte del famoso tycoon?
È
mai possibile, per quanto riguarda la Clinton, per esempio, che si
vadano a “pescare” le ex amanti del marito Bill?
A
volte penso che gli americani siano un popolo di stupidi: è mai
possibile che per scegliere il proprio presidente si debbano
considerare questi “fattori”?
Il
popolo americano è in mano ad una martellante campagna
mass-mediatica propagandistica obnubilante.
I
cervelli dei cittadini americani, sin da quando nascono, sono
bombardati da concetti che, di primo acchito potrebbero sembrare
lodevoli, come l'amore per l'inno o per la patria o per la bandiera.
Penso
che ci siano poche popolazioni, che come gli americani, mettono tanto
pathos quando cantano il loro inno o quando guardano la loro
bandiera.
Ma
non è fierezza, si badi bene.
È
morbosità.
Morbosità
inculcata volutamente dallo stato.
La
fierezza è una scelta indipendente che ogni cittadino compie di
testa sua.
La
morbosità è inculcata, e non è mai una scelta.
Lo
stato americano riesce, dal 1776, anno della sua fondazione, nello
stesso campo in cui l'Unione Sovietica ha fallito: trasformare i
propri cittadini in robot, in yesmen in grado di sostenere lo Stato
sempre e comunque, anche se oggettivamente ed evidentemente le
istituzioni americane palesemente sbagliano.
È
talmente morboso ed innaturale l'attaccamento allo stato americano da
parte dei suoi concittadini che, quando palesemente gli Stati Uniti
sbagliano nel cominciare una guerra sbagliata, per esempio, il popolo
è completamente unito, nonostante tutto, a sorreggere la propria
nazione.
Anzi,
i presidenti americani, di solito, quando sono in difficoltà con
l'indice di gradimento, scendono proprio in guerra per “ingraziarsi”
e “ricompattare a se stessi” l'opinione pubblica!!
Tutto
ciò sarebbe il sogno di Stalin…
È
inutile, lo sostengo da una vita, gli Stati Uniti, nel rendere
schiava la popolazione, sono stati più “furbi” dell'Unione
Sovietica!
Cosa
c'è di meglio, infatti, di una schiavitù che passa per libertà e
fa credere agli schiavi di essere liberi?
Cosa
c'è di più efficace di ciò?
Stalin,
se dovesse tornare a vivere, dovrebbe imparare da “maestri” del
calibro di Roosevelt, Eisenhower, Truman, Kennedy, e, non ultimi, i
“nuovi” Bill Clinton e Obama su come fare propria l’opinione
pubblica nella maniera più scientifica possibile!
Vi
ricordate, poi, per esempio, la sfida Bush junior – Al Gore e la
conta dei loro voti decisivi in Florida?
Ebbene,
anche in questo caso, gli Stati Uniti sarebbero il sogno di Stalin!
“L’uomo
d’acciaio di sovietica memoria” sarebbe estasiato da questo
evidente broglio legalizzato!!
Ed
è talmente appiattita la coscienza dell'opinione pubblica, che la
popolazione non ha praticamente protestato per l'evidentissimo caso
di broglio elettorale in Florida (e sicuramente anche in altri Stati
della Federazione!)!
Stalin
gongolerebbe… questa per lui sarebbe una visione celestiale!!
Essere
eletto legalmente con brogli legalizzati come Bush Junior, senza che
la popolazione, neanche lontanamente, si sollevi in proteste, sarebbe
il sogno più bello dello statista georgiano!!
E'
inutile dire che, in pratica, gli Stati Uniti sono riusciti
(purtroppo!), laddove l'Unione Sovietica (per fortuna!) ha fallito!
Fatte
salve queste premesse, e, considerando il fallimento
dell'amministrazione Obama, e, non per ultima, la qualità dei due
candidati che oggi si sfidano alla presidenza, si può proprio dire
che siamo in “buone mani”!
Io
non so chi vincerà. La partita, checché se ne dica, è apertissima:
la Clinton ancora non ha vinto.
Siamo
messi proprio male… noi cittadini del mondo!
I
cittadini americani, invece, “schiavi inconsci” del loro stato,
continueranno a diventare sempre più obesi con i loro hamburgers, ad
inquinare sempre di più con i loro Pick-Up e le loro SUV, e a ridere
come tanti scemi nei loro programmi televisivi demenziali come nulla
fosse, senza rendersi conto di ciò che accade e di ciò che
voteranno nelle loro presidenziali, e, quindi, dei risvolti per
l'intero pianeta.
Ma
non è colpa loro…
Arnoldo
Folino