venerdì 20 maggio 2016

PERCHE’ IL P.C.I. NON POTEVA VINCERE IN ITALIA




Quasi sempre ho affrontato temi d’attualità e quasi sempre ho sfruttato tali temi per fare discorsi a più ampio respiro. Oggi, invece, non partiamo dall’attualità ma analizziamo il perché, dal dopoguerra al 1991, anno di smembramento del Partito Comunista Italiano, quest’ultimo non sia mai riuscito a vincere le elezioni, nonostante un consenso molto ampio, ben radicato nella società, ed uno zoccolo duro di ben il 30% circa di voti.

Premetto che non sono comunista. E premetto anche che molte persone inorridiranno solo a sentire nominare queste tre parole, Partito Comunista Italiano, tutto ciò dovuto soprattutto, dal 1994 ad oggi, cioè dalla discesa in politica di Silvio Berlusconi, alla incessante e psicologicamente fiaccante campagna mediatica infausta che ha accomunato la parola comunista alle cose più turpi ed inimmaginabili che possano esistere. Tralasciando infatti i regimi socialisti reali, e non comunisti (quello infatti non è stato comunismo, ma socialismo reale: il comunismo propriamente detto, in realtà, non è mai esistito nell’umanità), i comunisti italiani, ovvero i militanti in Italia del vecchio partito comunista, hanno combattuto nel nostro Paese per i diritti dei lavoratori, dei più deboli, hanno lottato per i diritti etici come il divorzio e l’aborto (al caro Pannella, oramai morto da pochissimo, vorrei dire che senza quel 30% di comunisti in Italia, QUEI REFERENDUM NON LI AVREBBE MAI VINTI) ed hanno lottato per difendere le classi sociali meno abbienti: insomma, se in Italia abbiamo questo Stato di Diritto, moltissimo lo dobbiamo al tanto vituperato P.C.I.! Quindi, penso che sia venuto il momento di modificare la storia degli ultimi venticinque anni, dove, causa il berlusconismo, il P.C.I. è stato visto come l’anticamera dell’inferno, quando invece, ripeto, è proprio grazie ad esso se, molte persone, magari non comuniste, che leggono quest’articolo, in questo momento, ma non si sa per quanto tempo ancora, hanno, senza rendersene conto, moltissimi diritti ed uno Stato Sociale che in moltissimi paesi, anche europei, sono negati.


Dopo aver fatto queste giuste premesse, analizziamo perché il P.C.I. dal 1946 fino al 1991 non è mai riuscito a vincere le elezioni ed a governare il paese. Per quanto riguarda il governo del paese è avvenuta quella che fu definita da Leopoldo Elia, la famosa “conventio ad excludendum”: tutti i partiti politici, difatti, esclusero il P.C.I. dal governo a priori. Tale cosa è facilmente spiegabile con il contesto storico di quei tempi: c’era ancora la guerra fredda e gli USA non potevano permettersi che il P.C.I. governasse l’Italia, né in coalizione, né meno che meno da solo. Quello che moltissimi italiani non hanno ancora capito è che ciò che è avvenuto, per esempio, con l’operazione Condor in Centro e Sud America, cioè con la repressione di governi ed opposizioni di sinistra, vedi caso Allende in Cile, è SEMPRE AVVENUTO in Italia dal 1946 ad oggi: affermo, senza alcuna remora, LA REALTÀ che in Italia hanno sempre vinto le elezioni coloro i quali gli USA volevano che vincessero.

In pratica, in Italia, “non si muove foglia” se non lo decidono prima gli Stati Uniti, e questo accade dal 1946 ad oggi senza soluzione di continuità!

In pratica, in Italia, il P.C.I., causa ingerenze americane, non ha mai potuto vincere le elezioni! Alla faccia della democrazia e delle libere elezioni.…

Infatti, mi azzardo a dire, senza alcuna remora, LA REALTÀ che il P.C.I. ha almeno una volta vinto “ufficiosamente” le elezioni, ma che, come per esempio in alcuni stati Sud Americani che hanno subito l’influenza dell’imperialismo americano, tale vittoria “ufficialmente” non sia mai risultata, naturalmente PER BROGLI! Alla faccia della democrazia e delle libere elezioni….

   
Democrazia e libere elezioni sono infatti concetti “americanamente sbandierati”, ma nella sostanza molto flebili: come vi ho già scritto in altri articoli infatti, democrazia e libertà non sono mai esistite nell’umanità, né nell’ex blocco sovietico, né nell’odierno mondo occidentale. E una delle tante dimostrazioni di ciò sono, per l’appunto, le MANCATE LIBERE ELEZIONI non solo in Centro e Sud America, causa intromissioni USA, ma anche in molti stati europei, tra cui sicuramente l’Italia: si sa, in Italia per cinquant’anni HA DOVUTO SEMPRE VINCERE LO STESSO PARTITO, e, adesso, si alternano tre tipi di coalizioni con leggerissime differenze di politiche di governo. In pratica abbiamo l’illusione di poter scegliere un qualcosa che non abbiamo MAI SCELTO…

Un’altra dimostrazione che in Italia non sono mai esistite elezioni libere ma che c’è sempre stato lo “zampino” americano, è il famoso compromesso storico. Mi riferisco al rapimento Moro: il leader della D.C. voleva aprire al P.C.I., e questo gli Stati Uniti non potevano permetterlo: gli altri esponenti D.C. contrari, su ordine americano, si “alleano” con le Brigate Rosse, le quali, vedendo come fumo negli occhi la “spurificazione” del P.C.I. alleato alla Democrazia Cristiana, compiono il rapimento che pone fine al tentativo di inserire il Partito Comunista Italiano al governo.

Qualcuno potrebbe chiedersi come mai gli Stati Uniti hanno tenuto tanto a non far vincere il P.C.I. in Italia. E’ presto detto: l’Italia è il paese, geopoliticamente parlando, più strategico dell’intero Mediterraneo. Se fate caso alla sua forma allungata, essa si staglia come una vera e propria “portaerei” nel bel mezzo del Mediterraneo, e, storicamente, ha rappresentato le fortune non solo dei Romani e del loro Impero, ma anche di tante altre nazioni che su di essa hanno esercitato il proprio comando nel corso della loro storia: in pratica, chi vuole il dominio sul Mar Mediterraneo, deve prima avere il dominio sull’Italia. E gli USA hanno oggi il dominio sul Mar Mediterraneo poiché hanno il dominio sull’Italia.

Quindi, causa ingerenze americane, l’Italia non ha mai avuto elezioni libere.




Ma l’Italia non ha mai avuto neanche democrazia e libertà: non solo perché quest’ultime, ripeto, non sono mai esistite né nel blocco comunista né in quello capitalista, né nell’umanità intera, ma anche perché, ripeto ancora, in Italia, “non si muove foglia” senza il placet americano.

La nostra politica estera è decisa dagli americani.…

La nostra politica interna è decisa dagli americani.…

La nostra politica economica è decisa dagli americani….

Vi sembra libertà e democrazia questa?

Abbiamo l’illusione che lo sia solo perché, a differenza dei popoli africani, per esempio, CREDIAMO DI VOTARE A DELLE LIBERE ELEZIONI CHE NON SONO TALI, oppure sempre perché a differenza dei popoli africani, possiamo permetterci un iPhone o una SUV. In realtà SIAMO COMANDATI DALL’ALTO, ed i più (quasi tutti), non se ne accorgono neanche!

Siamo una colonia.

Dovremmo autodeterminarci per essere INDIPENDENTI DA TUTTI…. DA QUALUNQUE STATO DEL MONDO….

Ma non possiamo, rimarremo per molto tempo ancora schiavi….

Senza libertà e democrazia….



Arnoldo Folino

  

4 commenti:

  1. Ma in quale Paese un partito comunista ha mai vinto libere elezioni?

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    1. Nessuno! Semplicemente perché in nessun paese dell'umanità sono mai esistite libere elezioni...
      compreso, naturalmente, le "cosiddette" "democrazie occidentali"...
      ;)

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  2. Ma è vero che i sovietici non volevano che il P.C.I diventasse la maggioranza di governo, altrimenti avrebbero scoperto i segreti sulle invasioni forzate di Praga e Sofia? Mentre, è vero che gli U.S.A non volevano i comunisti italiani al governo per non fargli scoprire i segreti sulla Nato? Queste sarebbero spiegazioni al caso Aldo Moro, dove URSS e USA avrebbero lavorato insieme.

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    1. USA e URSS non hanno assolutamente lavorato insieme sul caso Moro. Gli americani hanno invece agito di concerto alle B.R.: i primi, per ragioni facilmente immaginabili non vedevano di buon occhio i comunisti al governo, i secondi perché vedevano “spurificati” gli “ideali veraci della sinistra”. Naturalmente quelli delle B.R. e simili non sono mai stati “ideali veraci della sinistra”. Anzi, B.R. e simili hanno ucciso nel corso del tempo l’immagine della vera sinistra. Essi infatti sono stati usati dal capitalismo liberista come grimaldello psicologico per distruggere l’immagine della vera sinistra agli occhi della gente comune. Come ti ho già scritto sul post da circa quarant’anni, e soprattutto dal 1994, esiste un attacco mediatico e scientifico all’immagine della sinistra vera agli occhi della gente: non sono mai stato comunista, ma odio con tutto me stesso il capitalismo, in quanto per me sistema più anti-etico e per eccellenza sistema della corruzione e della disonestà.
      È per questo motivo che odio con tutto me stesso sia le B.R. che Battisti e simili e, naturalmente Renzi. Tutti e tre, i primi due per motivi diversi dal terzo, hanno distrutto l’immagine della vera sinistra: il terzo in quanto di fatto capitalista-liberista, oramai il suo partito può a ben ragione definirsi una “destra B”, i primi due in quanto hanno dato al terzo e soprattutto alla destra capitalista-liberista propriamente detta la possibilità di distruggere la vera sinistra, cioè l’unica reale e vera contrapposizione al capitalismo.
      Non so se ci avrai fatto caso, ma quando nomini la parola sinistra o comunista alla gente comune, noterai, come una sorta di riflesso pavloviano, generare nei loro sguardi o nei loro occhi le peggiori smorfie di ribrezzo, e tutto ciò mi dà un gran fastidio.
      Per quanto riguarda le “invasioni forzate” di Praga e Sofia non sono mai esistiti segreti di alcun tipo. Come puoi facilmente immaginare è tutto a noi noto ab ovo.
      Per quanto riguarda quelli che tu chiami altri “segreti”, cioè quelli della NATO, anche qui, tutti sanno tutto. Non esiste un italiano che non conosca ciò che rappresenti la NATO e la sua schifezza. L’unica differenza è che siamo, e come posso intuire dal tuo nick lo sai molto bene anche tu, una colonia dell’impero americano, una propaggine di “washington” (scritto rigorosamente in minuscolo, anche se sono nato lo stesso giorno e lo stesso mese di “george wasghington”, mio malgrado!!!) e quindi vige una profonda OMERTÀ su ciò che hanno rappresentato e continuano a rappresentare gli americani e la NATO.
      Ti invito a fare commenti anche su altri miei post, non vedo l’ora di risponderti!
      Arnoldo Folino
      P.S.: Per fortuna il 22 febbraio non solo è nato “george washington” e non solo per lungo tempo, fino ad una trentina di anni fa, come puoi facilmente immaginare è stato la festa del presidente degli “stati uniti d’america”, il 22 febbraio è anche il giorno di Schopenhauer, Dulbecco, Chopin e, nello sport, di Niki Lauda…
      … diciamo che sono in buona compagnia!!!!

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