giovedì 17 novembre 2016

VOGLIONO TOGLIERCI IL CONTANTE! RIBELLIAMOCI!





Tratto da: “ilsussidiario.net”
… “DECRETO FISCALE COLLEGATO ALLA LEGGE DI BILANCIO 2017: LE NOVITÀ, NUOVO TETTO PRELIEVI (ULTIME NOTIZIE OGGI 14 NOVEMBRE 2016) - Nel Decreto Fiscale ancora in discussione alla Camera spunta la novità del nuovo tetto ai prelievi in banca e agli sportelli oltre il quale potrebbero esserci numerosi problemi per il cittadino: stando al decreto legato alla Manovra Economica, se dovesse passare da domani chi preleva dal conto corrente più di mille euro in un giorno (oppure 5mila in un mese) potrebbe essere soggetto di indagini da parte dell’Agenzia delle Entrate. Il limite molto criticato che ancora deve essere confermato riguarda però un ulteriore passaggio oltre al controllo è la presunzione di nero qualora venga superato il tetto numerico: in quel caso il contribuente deve dimostrare il contrario presentando delle prove. Spiega il portale “Laleggepertutti.it”, «tutte le volte in cui le cause del prelievo o del versamento in banca non possono essere dimostrate al fisco, quest’ultimo (o meglio, l’Agenzia delle Entrate) può presumere che, dietro l’operazione, si nasconda un’attività in nero. Scatta quindi il recupero a tassazione di quel reddito».”…



 
Come vedete, per noi italiani, amanti del contante, il tetto massimo di 3000 € da spendere in un'unica soluzione era solo un piccolissimo regalo che nascondeva le solite insidie. Il classico “bluff” a cui Renzi, da quasi tre anni a questa parte, ci ha abituati.
La norma testé sopramenzionata sembrava un piccolo sgarbo alle banche. Non avevamo ancora visto l'emendamento al Decreto Fiscale di questa Legge di Bilancio.
Risulta evidente oramai sempre più il legame tra il governo Renzi e la lobby delle banche.


Con questo emendamento, infatti, gli istituti di credito impongono sempre più l'utilizzo delle carte e del pagamento digitale a discapito del contante.
Lo scopo delle banche è quello di far passare sempre più tutto il movimento monetario sotto le loro mani.


Il loro guadagno è notevole.


Per ogni “strisciata”, infatti, le banche guadagnano una commissione.
La banca guadagna anche sulle possibili spese per il canone annuale della carta, spesso non gratuito, e, soprattutto, con la quota fissa che fa pagare per il Pos all'esercente.
Tutti e tre i guadagni sopracitati, senza fare nulla! Senza muovere un dito!
Non solo, come ho detto sopra, avendo il controllo monetario praticamente tutto sotto le loro mani, catalizzano la circolazione della moneta: tutto ciò serve per eventuali rapporti collegati alla banca stessa: è più facile rivolgersi a loro.
Infatti il pagamento con carta, a dispetto di ciò che gli istituti di credito vogliono farci credere, è una vera e propria violazione della privacy.
La banca raccoglie tutte le informazioni necessarie sulle nostre spese e sul nostro stile di vita e si regola di conseguenza: a secondo, infatti, di ciò che noi spendiamo, di come lo spendiamo e di cosa acquistiamo, la banca ci propone “offerte”, “promozioni”, prestiti a determinati tassi, ecc. ecc. che a prima vista sembrano “fatti a posta per noi correntisti” e “convenienti” per le nostre tasche, ma che in realtà hanno convenienza assoluta solo per lei stessa.
A questo s'aggiunge, che le banche, checché ne dicano loro, vendono le informazioni dei nostri acquisti a società terze, non solo commerciali, ma anche a quelle che svolgono indagini di mercato.
Il guadagno è, ahimè, notevolissimo! Ma non per noi, purtroppo! E, ripeto, con buona pace della privacy!




Ecco perché ci bombardano mediaticamente ogni istante della nostra vita per imporci sempre più di pagare con la carta e non in contanti. Le scuse date sono soprattutto due. La prima è la comodità. Presunta. Dovete infatti ricordarvi un codice PIN. Diverso da carta a carta. Dovete svolgere l'operazione vera e propria, che, se considerate tutti i tempi tecnici dura esattamente come il pagamento in contanti. Anzi, a volte anche di più: quante volte il Pos, al momento di pagare, infatti, non aveva campo o s'era bloccato? E poi, soprattutto, vi sembra una “comodità” la mancata percezione in tempo reale del denaro e di quanto si spende al giorno o alla settimana o al mese?
La seconda è la lotta al riciclaggio e all'evasione fiscale. Anche questa è una bufala. Entrambi i reati convivono tranquillamente con il pagamento digitale. Anzi, se si escludono Germania e Italia, i due paesi europei con il massimo utilizzo del contante, non mi pare che tutti gli altri paesi Ue siano esenti da tali reati. Per non parlare degli Stati Uniti, dove, per combattere l'evasione fiscale, endemica, vi è in merito una legislazione severissima.
Non solo quindi violazione della privacy, ovvero Grande Fratello orwelliano delle nostre spese e del nostro portafoglio, non solo guadagni stratosferici, non solo politiche commerciali aggressive di “promozioni”, “prestiti” e simili, oggi, anche il mancato rispetto della nostra Costituzione.


Il contante infatti è una proprietà privata. E come sancisce la nostra Costituzione possiamo farne l'utilizzo a noi più conveniente: questo emendamento lede il diritto alla nostra proprietà privata, perché ci impedisce di sfruttare la nostra proprietà privata, ovvero, il nostro patrimonio monetario come più vogliamo.






 
Ho sempre sostenuto che il capitalismo altro non sia che una faccia della stessa medaglia che dall'altro lato ha il socialismo reale…
Ho sempre sostenuto che dopo la morte (finalmente!) del socialismo reale, ora tocca al capitalismo…
Questo emendamento che limita i nostri diritti sulla nostra proprietà privata, rappresentata, in questo caso, all’ennesima potenza e per definizione, dal contante, è la riprova, se mai ce ne fosse bisogno, che non siamo realmente liberi e che non siamo realmente i padroni della nostra vita e che, come nell'ex blocco dell'est Europa, anche qui, non siamo in democrazia, ma che noi tutti non siamo altro che piccoli ingranaggi di un'oligarchia che ci manovra dall'alto e ci sfrutta come tanti burattini.
Speriamo che questo emendamento non passi, altrimenti non saremo neanche più padroni della forma più schietta e genuina della nostra proprietà privata…


IL CONTANTE…


P.S.:
Qualora anche non dovesse passare questo emendamento, oramai vi è da anni una lotta liberticida e liberal-comunista contro la forma più aulica e importante di proprietà privata… anzi, contro la proprietà privata fatta oggetto ed incarnata nel suo simbolo più unico, vero e schietto:
IL CONTANTE!





RIBELLIAMOCI ALLA SPARIZIONE DEL CONTANTE!!


Arnoldo Folino

“PENSIERI MARZOLINI” (SUL GIORNALISMO)

Non mi stancherò mai di ripeterlo, i mass media sono la più grande arma di distruzione di massa. La riprova l'abbia...