Circolano
diversi “rumors” che parlano insistentemente dell’intenzione da
parte del governo Renzi di rendere obbligatoria la scatola nera per
le auto. Questo sarebbe l’ennesimo regalo del presidente del
consiglio alle lobby delle assicurazioni. La cosa si spiega
facilmente: con la scatola nera vengono continuamente salvati tutti i
dati dell’auto mentre circola, compreso, naturalmente, i dati in
caso d’incidente: nella sventurata ipotesi di un sinistro, quindi,
le assicurazioni s’appiglieranno ad ogni cavillo pur di evitare di
risarcire l’assicurato: è infatti umanamente impossibile avere una
“condotta di guida perfetta” e le lobby sfrutteranno quanto
possibile in loro favore. Faccio un esempio: siamo in città, e
quindi con limite di velocità massima non superiore a 50 km/h,
poniamo il caso che facciate un incidente a 51 km/h: l’assicurazione
non pagherà perché avete superato il limite di velocità. Altro
esempio: siamo su una strada statale extraurbana ed avete appena
fatto un sinistro, purtroppo per voi, però, al momento del sinistro
stesso, secondo la scatola nera, non avevate frenato abbastanza:
l’assicurazione non pagherà! Ora, visti i miei esempi, avete
capito perché le assicurazioni saranno felicissime di questo nuovo
“regalo” fatto ad esse da Renzi? Concludo portandovi un esempio
lampante REALMENTE ACCADUTO riprendendolo (sintetizzandolo ed
elaborandolo) da “corriere.it”.
“… il
15 marzo del 2014 alle 8.45 del mattino, Marco De Paolis si appresta
a uscire con il camion da un’area privata. Prima di immettersi
sulla strada deve fermarsi allo stop, dopo il quale il camionista
deve svoltare a destra. Proprio in quella direzione sta arrivando una
donna, a passeggio sul bordo della strada. L’autista accelera ma,
anziché andare dove lo obbliga il codice, svolta a sinistra. Mentre
compie la manovra, sente le urla della gente, si ferma subito ma non
in tempo per evitare la disgrazia. Vittima del sinistro mortale è
Gabriella Serangeli, 65 anni, alta un metro e cinquanta centimetri.
Una caratteristica fisica che escluderebbe la responsabilità
dell’autista impossibilitato a vedere la donna perché molto più
bassa dell’autocarro. A sostenerlo infatti è stato il perito
dell’Axa, l’assicurazione del mezzo di trasporto. Una
conclusione che ha permesso alla compagnia di stabilire una
corresponsabilità di colpe tra il guidatore del mezzo pesante e la
donna. Motivo per il quale adesso la compagnia ha calcolato il
risarcimento danni da destinare ai familiari della vittima su base
concorsuale paritaria. La ricostruzione delle parti diverge: la
procura, infatti, osserva che la donna - i cui familiari sono
assistiti dall’avvocato Alessandro Galli - come pedone ha il
diritto di precedenza poiché cammina sul marciapiede. Di diverso
avviso è il consulente della difesa e perito dell’Axa secondo cui
«causa del sinistro è l’imprudenza della signora che si poneva
davanti all’autocarro in posizione in cui era impossibile vederla
in quanto più bassa (...) del veicolo»… ”
Quindi,
secondo l’assicurazione, vi è corresponsabilità di colpe
tra il camionista e la donna, solo perché quest’ultima
(che tra le altre cose CAMMINAVA SUL MARCIAPIEDE) era
alta 150 cm!
Se “il buongiorno si vede dal mattino”, come dice il detto...
Senza
contare un’altra motivazione fondamentale e importantissima: i
dati personali!
La
scatola nera è infatti una miniera di dati sensibili nelle mani
delle compagnie assicurative, subito a portata di mano ed in “real
time” senza spendere in indagini di mercato, pronti a trattarli per
i propri scopi più turpi, e persino pronti per essere RIVENDUTI A
TERZI!
Il
guadagno, da questo punto di vista, è ENORME!
Grazie
ancora Renzi per l’ennesimo aiuto ad un settore, quello delle
assicurazioni, che non ha certo bisogno di ulteriori favoritismi. Per
quanto riguarda ciò, vi invito caldamente a leggere (qualora non
l’aveste già fatto), sempre sul mio Blog, un mio post precedente
del 05/03/2016: “ASSICURAZIONE A DELINQUERE”.
Ribelliamoci
quindi alla scatola nera nelle nostre auto!
Non
è giusto pagare un premio assicurativo A VUOTO, consci del fatto che
l’assicurazione FARÀ DI TUTTO PER EVITARE DI RISARCIRCI, e
soprattutto per concedere tutti i nostri dati personali a scopo di
lucro!
NO
AL GRANDE FRATELLO IN AUTO!
Associazioni
dei consumatori, siamo nelle vostre mani!
Arnoldo Folino
Arnoldo Folino