sabato 17 febbraio 2018

I SONDAGGI SONO FINITI: ERA ORA!



Ieri è stato l'ultimo giorno dei sondaggi per le Politiche 2018.
Era ora!
Se esiste infatti una cosa che più subdolamente influenza l'opinione pubblica, questi sono i sondaggi.
È inutile girarci intorno, raccogliere le intenzioni di voto, non serve, come ci vogliono far credere, per avere il “polso della situazione”.
Serve, bensì, essenzialmente, per “indirizzare” e “plasmare” l'opinione pubblica.





Il vero andamento del consenso, infatti, i partiti lo custodiscono nelle loro “segrete stanze”.
Al pubblico si danno in pasto dati spesso non veritieri.
In pratica, la raccolta e la susseguente pubblicazione delle indicazioni di voto, servono praticamente solo per modificare le indicazioni di voto stesse dei cittadini.
Soprattutto in queste elezioni, con lo sbarramento al 3% e la famosa rincorsa al “voto utile”.
Ma il vero indirizzo dell'opinione pubblica lo si ha subdolamente.
Un partito vincente nei sondaggi, trascina ancor di più verso l'alto il proprio voto, come se avvenisse un circolo vizioso inconscio nelle menti degli elettori.
L'esatto contrario avviene per un partito perdente.
Ed in quest'ultimo caso si considerano, ripeto, pure il cosiddetto “voto utile” e la soglia di sbarramento.

Da questo si evince che sarei molto favorevole al “silenzio dei sondaggi” anche prima rispetto alle tempistiche attuali.
A mio modesto parere, per correttezza, il silenzio dei sondaggi dovrebbe cominciare almeno 2 mesi prima di qualunque elezione.
Le intenzioni di voto influenzano troppo, “inconsciamente”, e “scientificamente”, gli elettori.
Senza considerare che vengono favoriti quei partiti che possono permettersi di commissionare più sondaggi a loro vantaggio perché hanno più possibilità economiche.
I sondaggi sono parte integrante, tra i tanti, della “trasformazione” di queste presunte “democrazie”, in “plutocrazie”: si favoriscono cioè le lobby ed i partiti più ricchi.





Ma la cosa più triste, è che i sondaggi, oramai parte integrante della nostra società, non esistono soltanto a livello politico o elettorale.
Esistono sondaggi per ogni cosa.
Per ogni argomento.
Per ogni prodotto.
Per ogni marchio.

Ed anche in questo caso, non servono per tastare il polso della gente, ma per influenzare “scientificamente” ed “inconsciamente” le persone…

Alla faccia della “democrazia”…





Arnoldo Folino

martedì 13 febbraio 2018

I MEDIA ISTIGANO ALLO SCONTRO SOCIALE!



Sono oramai giorni, che, nei media, non si fa altro che parlare di “baby pensioni” e di anziani che percepiscono la pensione da più anni rispetto a quanti ne abbiano fatti in realtà di lavoro.
Tutto ciò è innegabile.
Ma ritengo oltremodo sbagliato soffiare sul vento dello scontro sociale e generazionale anziani/giovani.
Non è sicuramente colpa degli anziani se sono potuti andare in pensione con pochissimi anni di contributi.
La legge glielo ha permesso.
E non è sicuramente colpa degli anziani se il sistema pensionistico ha i conti in rosso.

E se fosse invece colpa della cattiva gestione della macchina statale?
E se si volesse forse coprire tali fallimenti additando implicitamente la colpa (?!) delle proprie incapacità agli anziani?
Dai servizi televisivi, sembra quasi che gli anziani facciano bene a morire… !
Tutto ciò ha dell'assurdo.
Ed ha come unico scopo quello di “proiettare” i propri fallimenti su altre persone.




Questo genere di refrain lo ritroviamo anche nella contrapposizione pensione dipendente pubblico/pensione lavoratore autonomo e nella contrapposizione tout court dipendente pubblico/lavoratore autonomo.
È forse colpa dei dipendenti pubblici se hanno pagato più contributi dei lavoratori autonomi?
È forse colpa dei dipendenti pubblici se hanno scelto una vita “senza rischi”, accettando tuttavia, di fatto, anche la possibilità di non essere eventualmente più ricchi di quello che potrebbero essere, come probabilmente può capitare ad un lavoratore autonomo?
Naturalmente no.
Eppure anche in questo caso, da almeno 25 anni, si soffia per puri scopi elettorali anche sul “vento” di questo “scontro sociale”.

Solo per accennare, ad oggi, gli unici che fanno “girare l'economia” sono proprio i pensionati ed i dipendenti pubblici.
Senza il loro potere d'acquisto, i consumi sarebbero azzerati…
E senza di loro, i tanto “amati” (?!) giovani sarebbero, nelle loro famiglie, nei guai più grossi…





Ritengo che tale modo di fare politica sia oltremodo populista.
D'altra parte, intendiamoci, chi oggi non è populista?
La totalità dei partiti in pratica lo è!
Ed è dal lontano 1994 che tutti i partiti fanno a gara ad essere l'uno più populista dell'altro, tutti cavalcando l'onda dell'antipolitica.
Ad oggi, a ben vedere, non esiste un partito che non cavalchi quest'onda.
Cavalcare l'antipolitica serve, nella maggior parte dei casi, a nascondere i propri fallimenti.
Quasi tutti lo fanno per questo motivo.
E poi c'è chi cavalca l'antipolitica, al contrario, per “veicolare”, ahimè, la protesta in un “alveo non insurrezionale”!
In pratica c'è chi cavalca l'antipolitica per “tenere buona la protesta” ad un livello accettabile.
Ed il loro voto è assolutamente “scientificamente congelato”.
La protesta, così facendo, è, di fatto, “scientificamente congelata”!




Lo scopo ultimo, dei due tipi di antipolitica, è quello di mantenere “scientificamente” lo status quo!

Perpetrare cioè un sistema totalmente sballato e schizofrenico, antietico ed anticristiano per eccellenza (per chi ci crede!), frutto della continua ricerca, per pochi “eletti” (!?), di ricchezze assurde ed inutili, a fronte di situazioni di disagio e povertà estreme per miliardi di persone.

Sta a noi “contropinionisti” che facciamo controinformazione con la giusta dose di “rabbia”, passione ed ironia, denunciare senza mai fare antipolitica come vanno le cose scrivendo la “realtà nuda e cruda”…


Arnoldo Folino

mercoledì 7 febbraio 2018

MASS MEDIA UFFICIALI O... FAKE NEWS?



Guardando ieri la tv, ho potuto vedere, per puro caso, uno spot di una nota casa di merendine, di dolciumi, snack e creme spalmabili, pubblicizzare un proprio prodotto.
Nello spot, si faceva riferimento al fatto che i giovani ora “scelgono” (?!) la merendina da consumare e che le mamme debbano tenerne conto.
Da qui è nata la mia determinazione nello scrivervi come in realtà vadano le cose nelle cosiddette “democrazie occidentali”.

Tanto per cominciare né i bambini né gli adolescenti scelgono le proprie merendine.
Esse vengono imposte negli spot pubblicitari presenti nei cartoni animati e nei programmi per bambini.
Qualunque bambino non ha mai scelto nessuna merendina. Gli è sempre stata imposta dai media: quante volte le mamme, i papà o i nonni, si saranno sentiti dire dai propri figli o nipoti mentre guardavano la tv: “Mamma, me la compri quella merendina?”
Tante. Tante volte. Innumerevoli.
Il bambino mangia quella merendina o quella crema spalmabile. Gli piace. Sono scientificamente fatte apposta per piacere ai più piccoli. Si abitua al loro sapore. Si fidelizza. E non abbandonerà mai più, né il marchio, né il prodotto. Neanche se dovesse uscire in commercio un prodotto più buono.



Tuttavia non funziona così solo con i più piccoli.
Ciò avviene anche tra di noi adulti.
E neanche ce ne accorgiamo.
Per esempio i mass media ci impongono quale macchina comprare. Come una merendina ad un bambino. Ci impongono persino che tipologia di motore scegliere.
È evidente, per esempio, negli ultimi anni, l'imposizione mediatica operata nei confronti del diesel.
Se non ve ne foste accorti, a causa dei maggiori profitti generati per le case automobilistiche, sono 20 anni circa che vi bombardano della bontà del motore a gasolio.
Finalmente (!!), tuttavia, hanno “scoperto” che è il tipo di motore a scoppio peggiore, ed oltretutto quello più inquinante. Alcune città e Paesi esteri sono già corsi ai ripari, bandendo nel loro territorio, per l'immediato futuro, il traffico dei motori diesel per sempre.
Ebbene, indipendentemente dal dietrofront che comincia a venir fuori (era ora!!), quanti di voi sono riusciti a resistere in questi venti anni passati alla tentazione di comprare un'auto diesel, proprio come un bambino che guarda lo spot di una merendina?
Quasi nessuno!
Io mi vanto di essere tra questi!
Nella mia famiglia vantiamo il fatto di non aver mai avuto un'auto diesel.








Tralasciando il diesel, quello che voglio farvi notare è che i mass media ci impongono tutto.
Ma proprio tutto.
Da quello che vestiamo, dal cellulare che compriamo, da quello che mangiamo, et cetera et cetera, financo al nostro stile di vita.
Ci avete mai fatto caso al fatto di come sia cambiata per esempio la nostra alimentazione nelle nostre tavole negli ultimi 40 anni?
Alla fine degli anni '70, inizio di quelli '80, non esistevano né fast food, né cibi congelati già pronti, né risotti in polvere pronti in 5 minuti.
I mass media, soprattutto la televisione, facendo leva sul presunto guadagno di tempo e sul presunto “essere alla moda”, hanno imposto un radicale cambiamento dei gusti alimentari degli italiani, che, senza accorgersene, hanno modificato radicalmente le loro preferenze.
Tralasciando gli “orrori alimentari” testé elencati, e tralasciando che quella del tempo è una grande sciocchezza (mia mamma per esempio prima di andare in pensione lavorava ma non ha mai utilizzato quei prodotti, né mi ha mai portato al fast food) gli italiani, purtroppo, in nome dei profitti delle industrie alimentari, stanno distruggendo la cucina tradizionale italiana, la quale rischia inevitabilmente di scomparire nonostante sia la migliore del mondo, e reputandola tale non per spirito di partigianeria ma per evidenti meriti.
Cucina tradizionale italiana che dovrebbe diventare Patrimonio dell'Unesco!
Altro che scomparire!

Naturalmente non discuto i gusti.
Ognuno fa quello che vuole.
E ad ognuno piace ciò che vuole.
Ma è proprio qui che volevo arrivare.



Voi nella vostra vita tout court e nella vostra vita di consumatori, in queste cosiddette “democrazie occidentali”, non avete mai scelto proprio niente!
Non avete mai scelto le merendine quando eravate piccoli.
Non avete mai scelto neanche i cibi precotti congelati già pronti in 5 minuti quando eravate studenti universitari.
E, in entrambi i casi, non avete scelto neanche il loro gusto!
Il “gusto” di questi prodotti, infatti, assente nella cucina precedente, vi è stato imposto dai media perché “cool” o perché i cibi sono “veloci” da cucinare
Non avete scelto neanche la vostra prima auto a gasolio quando avete avuto il vostro primo stipendio.
Vi è stato tutto imposto dai mass media.
Pensate di scegliere voi, ma vi impongono tutto!
Magari faceste quello che volete…
Non siate “orgoglioni”, ammettetelo! Ammetterlo è sinonimo di intelligenza!
I mass media impositori obbediscono alle dittature profittocratiche occidentali.
Dittature dove ciò che conta è, per l'appunto, solo il profitto.
E poi pazienza se i bambini che mangiano le merendine saranno i prossimi diabetici da adulti. Peraltro, il diabete, è giustappunto una patologia in costante aumento.
E pazienza se gli italiani distruggono la migliore cucina del mondo. Con evidenti ripercussioni anche sulla salute.
E pazienza se il diesel è il motore più inquinante. Con evidenti ripercussioni sempre sulla salute.
Le cosiddette “democrazie occidentali”, in nome del profitto, prima ci fanno lavorare come tanti automi, poi, ci fanno spendere quegli stessi soldi da noi guadagnati dove vogliono loro che noi li spendiamo.



È inutile che neghiate.
Non dite a voi stessi che avete sempre scelto voi.
Non mentite a voi stessi.
Sapete benissimo che non è vero.
Sono pochissime le persone che non si fanno influenzare dai media.
E tra queste, anche loro qualche volta sono “cadute”!
Nessuno si può dire veramente immune.
Anzi, ripeto, la maggioranza delle persone è nelle mani dei mass media.
È la dittatura dei mass media. (Ripeto, non siate “orgoglioni”, ammettetelo!)



Ed è proprio qui che volevo arrivare.
In questi 72 anni di dittatura massmediatica, 20 anni fa arriva internet.
Un mass media un po' differente.
Un mass media che si potrebbe definire “autogestito”.
Un mass media che, a discapito di quelli tradizionali, aumenta sempre più il proprio bacino d'utenza.
Un mass media dove l'utente, a differenza di tv, radio o stampa, sceglie in prima persona volontariamente quando, come e cosa vedere o sentire o leggere.
Negli ultimi tempi, nei piani alti della politica, si è intuita la “pericolosità” (?!) di internet.
Pericolosità per loro naturalmente.
Hai visto mai che i cittadini fanno quello che vogliono loro e non quello che gli imponiamo dall'alto? Bisogna correre ai ripari!”
Potrebbe essere una frase spesso ripetuta nei piani alti della politica.
Da qui nascono i tentativi di censurare il web.
In ogni maniera.
La scusa più in voga negli ultimi tempi è quella delle fake news.
Come se poi, tra l'altro, l'informazione ufficiale non ci avesse riempito di fake da 72 anni a questa parte.
Ma il problema è un altro, la gente, grazie al web, può sfuggire al “controllo dell'informazione”.
Controllo che deve essere sempre nelle loro mani.
Mai nelle nostre.




No… io voglio essere padrone di ciò di cui mi informo.

Non voglio essere manipolato dai mass media ufficiali.

Io mi informo via web su canali sicuri e di controinformazione.

E se questa è libertà (ma purtroppo non lo è) non si può censurare il web…

Non si può mettere la censura sulla controinformazione!

Io voglio essere padrone e libero di non seguire il main stream manipolatore, spesso falso, figlio del potere e del profitto!




Arnoldo Folino


“PENSIERI MARZOLINI” (SUL GIORNALISMO)

Non mi stancherò mai di ripeterlo, i mass media sono la più grande arma di distruzione di massa. La riprova l'abbia...