Tratto da: “ilsussidiario.net”
… “DECRETO
FISCALE COLLEGATO ALLA LEGGE DI BILANCIO 2017: LE NOVITÀ, NUOVO
TETTO PRELIEVI (ULTIME NOTIZIE OGGI 14 NOVEMBRE 2016)
- Nel Decreto Fiscale ancora in discussione alla Camera spunta la
novità del nuovo tetto ai prelievi in banca e agli sportelli oltre
il quale potrebbero esserci numerosi problemi per il cittadino:
stando al decreto legato alla Manovra Economica, se dovesse passare
da domani chi preleva dal conto corrente più di mille euro in un
giorno (oppure 5mila in un mese) potrebbe essere soggetto di indagini
da parte dell’Agenzia delle Entrate. Il limite molto criticato che
ancora deve essere confermato riguarda però un ulteriore passaggio
oltre al controllo è la presunzione di nero qualora venga superato
il tetto numerico: in quel caso il contribuente deve dimostrare il
contrario presentando delle prove. Spiega il portale
“Laleggepertutti.it”, «tutte le volte in cui le cause del
prelievo o del versamento in banca non possono essere dimostrate al
fisco, quest’ultimo (o meglio, l’Agenzia delle Entrate) può
presumere che, dietro l’operazione, si nasconda un’attività in
nero. Scatta quindi il recupero a tassazione di quel reddito».”…
Come
vedete, per noi italiani, amanti del contante, il tetto massimo di
3000 € da spendere in un'unica soluzione era solo un piccolissimo
regalo che nascondeva le solite insidie. Il classico “bluff” a
cui Renzi, da quasi tre anni a questa parte, ci ha abituati.
La norma testé sopramenzionata sembrava un piccolo sgarbo alle banche. Non avevamo ancora visto l'emendamento al Decreto Fiscale di questa Legge di Bilancio.
Risulta evidente oramai sempre più il legame tra il governo Renzi e la lobby delle banche.
La norma testé sopramenzionata sembrava un piccolo sgarbo alle banche. Non avevamo ancora visto l'emendamento al Decreto Fiscale di questa Legge di Bilancio.
Risulta evidente oramai sempre più il legame tra il governo Renzi e la lobby delle banche.
Con
questo emendamento, infatti, gli istituti di credito impongono sempre
più l'utilizzo delle carte e del pagamento digitale a discapito del
contante.
Lo scopo delle banche è quello di far passare sempre più tutto il movimento monetario sotto le loro mani.
Lo scopo delle banche è quello di far passare sempre più tutto il movimento monetario sotto le loro mani.
Il
loro guadagno è notevole.
Per
ogni “strisciata”, infatti, le banche guadagnano una commissione.
La
banca guadagna anche sulle possibili spese per il canone annuale
della carta, spesso non gratuito, e, soprattutto, con la quota fissa
che fa pagare per il Pos all'esercente.
Tutti e tre i guadagni sopracitati, senza fare nulla! Senza muovere un dito!
Tutti e tre i guadagni sopracitati, senza fare nulla! Senza muovere un dito!
Non
solo, come ho detto sopra, avendo il controllo monetario praticamente
tutto sotto le loro mani, catalizzano la circolazione della moneta:
tutto ciò serve per eventuali rapporti collegati alla banca stessa:
è più facile rivolgersi a loro.
Infatti il pagamento con carta, a dispetto di ciò che gli istituti di credito vogliono farci credere, è una vera e propria violazione della privacy.
La banca raccoglie tutte le informazioni necessarie sulle nostre spese e sul nostro stile di vita e si regola di conseguenza: a secondo, infatti, di ciò che noi spendiamo, di come lo spendiamo e di cosa acquistiamo, la banca ci propone “offerte”, “promozioni”, prestiti a determinati tassi, ecc. ecc. che a prima vista sembrano “fatti a posta per noi correntisti” e “convenienti” per le nostre tasche, ma che in realtà hanno convenienza assoluta solo per lei stessa.
Infatti il pagamento con carta, a dispetto di ciò che gli istituti di credito vogliono farci credere, è una vera e propria violazione della privacy.
La banca raccoglie tutte le informazioni necessarie sulle nostre spese e sul nostro stile di vita e si regola di conseguenza: a secondo, infatti, di ciò che noi spendiamo, di come lo spendiamo e di cosa acquistiamo, la banca ci propone “offerte”, “promozioni”, prestiti a determinati tassi, ecc. ecc. che a prima vista sembrano “fatti a posta per noi correntisti” e “convenienti” per le nostre tasche, ma che in realtà hanno convenienza assoluta solo per lei stessa.
A
questo s'aggiunge, che le banche, checché ne dicano loro, vendono le
informazioni dei nostri acquisti a società terze, non solo
commerciali, ma anche a quelle che svolgono indagini di mercato.
Il guadagno è, ahimè, notevolissimo! Ma non per noi, purtroppo! E, ripeto, con buona pace della privacy!
Il guadagno è, ahimè, notevolissimo! Ma non per noi, purtroppo! E, ripeto, con buona pace della privacy!
Ecco
perché ci bombardano mediaticamente ogni istante della nostra vita
per imporci sempre più di pagare con la carta e non in contanti. Le
scuse date sono soprattutto due. La prima è la comodità. Presunta.
Dovete infatti ricordarvi un codice PIN. Diverso da carta a carta.
Dovete svolgere l'operazione vera e propria, che, se considerate
tutti i tempi tecnici dura esattamente come il pagamento in contanti.
Anzi, a volte anche di più: quante volte il Pos, al momento di
pagare, infatti, non aveva campo o s'era bloccato? E poi,
soprattutto, vi sembra una “comodità” la mancata percezione in
tempo reale del denaro e di quanto si spende al giorno o alla
settimana o al mese?
La seconda è la lotta al riciclaggio e all'evasione fiscale. Anche questa è una bufala. Entrambi i reati convivono tranquillamente con il pagamento digitale. Anzi, se si escludono Germania e Italia, i due paesi europei con il massimo utilizzo del contante, non mi pare che tutti gli altri paesi Ue siano esenti da tali reati. Per non parlare degli Stati Uniti, dove, per combattere l'evasione fiscale, endemica, vi è in merito una legislazione severissima.
La seconda è la lotta al riciclaggio e all'evasione fiscale. Anche questa è una bufala. Entrambi i reati convivono tranquillamente con il pagamento digitale. Anzi, se si escludono Germania e Italia, i due paesi europei con il massimo utilizzo del contante, non mi pare che tutti gli altri paesi Ue siano esenti da tali reati. Per non parlare degli Stati Uniti, dove, per combattere l'evasione fiscale, endemica, vi è in merito una legislazione severissima.
Non
solo quindi violazione della privacy, ovvero
Grande Fratello orwelliano delle nostre spese e del nostro
portafoglio, non solo guadagni stratosferici, non
solo politiche commerciali aggressive di “promozioni”, “prestiti”
e simili, oggi, anche il mancato rispetto della nostra Costituzione.
Il
contante infatti è una proprietà privata. E come sancisce la nostra
Costituzione possiamo farne l'utilizzo a noi più conveniente: questo
emendamento lede il diritto alla nostra proprietà privata, perché
ci impedisce di sfruttare la nostra proprietà privata, ovvero, il
nostro patrimonio monetario come più vogliamo.
Ho
sempre sostenuto che il capitalismo altro non sia che una faccia
della stessa medaglia che dall'altro lato ha il socialismo reale…
Ho
sempre sostenuto che dopo la morte (finalmente!) del socialismo
reale, ora tocca al capitalismo…
Questo
emendamento che limita i nostri diritti sulla nostra proprietà
privata, rappresentata, in questo caso, all’ennesima potenza e per
definizione, dal contante, è la riprova, se mai ce ne fosse bisogno,
che non siamo realmente liberi e che non siamo realmente i padroni
della nostra vita e che, come nell'ex blocco dell'est Europa, anche
qui, non siamo in democrazia, ma che noi tutti non siamo altro che
piccoli ingranaggi di un'oligarchia che ci manovra dall'alto e ci
sfrutta come tanti burattini.
Speriamo
che questo emendamento non passi, altrimenti non saremo neanche più
padroni della forma più schietta e genuina della nostra proprietà
privata…
… IL
CONTANTE…
P.S.:
Qualora
anche non dovesse passare questo emendamento, oramai vi è da anni
una lotta liberticida e liberal-comunista contro la forma più aulica
e importante di proprietà privata… anzi, contro la proprietà
privata fatta oggetto ed incarnata nel suo simbolo più unico, vero e
schietto:
… IL
CONTANTE!
RIBELLIAMOCI
ALLA SPARIZIONE DEL CONTANTE!!
Arnoldo
Folino