mercoledì 30 marzo 2016

RIBELLIAMOCI ALLA SCATOLA NERA NELLE AUTO!





Circolano diversi “rumors” che parlano insistentemente dell’intenzione da parte del governo Renzi di rendere obbligatoria la scatola nera per le auto. Questo sarebbe l’ennesimo regalo del presidente del consiglio alle lobby delle assicurazioni. La cosa si spiega facilmente: con la scatola nera vengono continuamente salvati tutti i dati dell’auto mentre circola, compreso, naturalmente, i dati in caso d’incidente: nella sventurata ipotesi di un sinistro, quindi, le assicurazioni s’appiglieranno ad ogni cavillo pur di evitare di risarcire l’assicurato: è infatti umanamente impossibile avere una “condotta di guida perfetta” e le lobby sfrutteranno quanto possibile in loro favore. Faccio un esempio: siamo in città, e quindi con limite di velocità massima non superiore a 50 km/h, poniamo il caso che facciate un incidente a 51 km/h: l’assicurazione non pagherà perché avete superato il limite di velocità. Altro esempio: siamo su una strada statale extraurbana ed avete appena fatto un sinistro, purtroppo per voi, però, al momento del sinistro stesso, secondo la scatola nera, non avevate frenato abbastanza: l’assicurazione non pagherà! Ora, visti i miei esempi, avete capito perché le assicurazioni saranno felicissime di questo nuovo “regalo” fatto ad esse da Renzi? Concludo portandovi un esempio lampante REALMENTE ACCADUTO riprendendolo (sintetizzandolo ed elaborandolo) da “corriere.it”.






“… il 15 marzo del 2014 alle 8.45 del mattino, Marco De Paolis si appresta a uscire con il camion da un’area privata. Prima di immettersi sulla strada deve fermarsi allo stop, dopo il quale il camionista deve svoltare a destra. Proprio in quella direzione sta arrivando una donna, a passeggio sul bordo della strada. L’autista accelera ma, anziché andare dove lo obbliga il codice, svolta a sinistra. Mentre compie la manovra, sente le urla della gente, si ferma subito ma non in tempo per evitare la disgrazia. Vittima del sinistro mortale è Gabriella Serangeli, 65 anni, alta un metro e cinquanta centimetri. Una caratteristica fisica che escluderebbe la responsabilità dell’autista impossibilitato a vedere la donna perché molto più bassa dell’autocarro. A sostenerlo infatti è stato il perito dell’Axa, l’assicurazione del mezzo di trasporto. Una conclusione che ha permesso alla compagnia di stabilire una corresponsabilità di colpe tra il guidatore del mezzo pesante e la donna. Motivo per il quale adesso la compagnia ha calcolato il risarcimento danni da destinare ai familiari della vittima su base concorsuale paritaria. La ricostruzione delle parti diverge: la procura, infatti, osserva che la donna - i cui familiari sono assistiti dall’avvocato Alessandro Galli - come pedone ha il diritto di precedenza poiché cammina sul marciapiede. Di diverso avviso è il consulente della difesa e perito dell’Axa secondo cui «causa del sinistro è l’imprudenza della signora che si poneva davanti all’autocarro in posizione in cui era impossibile vederla in quanto più bassa (...) del veicolo»… ”



Quindi, secondo l’assicurazione, vi è corresponsabilità di colpe tra il camionista e la donna, solo perché quest’ultima (che tra le altre cose CAMMINAVA SUL MARCIAPIEDE) era alta 150 cm!



   
Se “il buongiorno si vede dal mattino”, come dice il detto... 
Senza contare un’altra motivazione fondamentale e importantissima: i dati personali!
La scatola nera è infatti una miniera di dati sensibili nelle mani delle compagnie assicurative, subito a portata di mano ed in “real time” senza spendere in indagini di mercato, pronti a trattarli per i propri scopi più turpi, e persino pronti per essere RIVENDUTI A TERZI!
Il guadagno, da questo punto di vista, è ENORME!
Grazie ancora Renzi per l’ennesimo aiuto ad un settore, quello delle assicurazioni, che non ha certo bisogno di ulteriori favoritismi. Per quanto riguarda ciò, vi invito caldamente a leggere (qualora non l’aveste già fatto), sempre sul mio Blog, un mio post precedente del 05/03/2016: “ASSICURAZIONE A DELINQUERE”.
Ribelliamoci quindi alla scatola nera nelle nostre auto!
Non è giusto pagare un premio assicurativo A VUOTO, consci del fatto che l’assicurazione FARÀ DI TUTTO PER EVITARE DI RISARCIRCI, e soprattutto per concedere tutti i nostri dati personali a scopo di lucro!
NO AL GRANDE FRATELLO IN AUTO!
Associazioni dei consumatori, siamo nelle vostre mani!



Arnoldo Folino


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