giovedì 14 luglio 2016

“TRATTATIVA STATO-MAFIA”: IL VERO PROBLEMA È QUESTO!



La morte di Bernardo Provenzano, “boss dei boss” di “cosa nostra”, ha aperto interminabili discussioni e accesi dibattiti sui media. Tuttavia quasi nessuno ha posto con enfasi l'accento sul vero interrogativo che questa faccenda mette in luce, ovvero il rapporto Stato-mafia. La latitanza di ben 43 anni di Provenzano, infatti, fa sorgere diversi interrogativi.

E' mai possibile infatti che per ben 43 anni, appunto, lo Stato non sia mai riuscito a scovare il boss mafioso?

E' mai possibile che tale boss abbia condotto una vita per certi versi “tranquilla” e “normale” con tutte le forze dell'ordine alle calcagna, partecipando persino a battesimi, comunioni ed altri “eventi sociali” o subendo addirittura operazioni chirurgiche in ospedali vari?

E' mai possibile che Provenzano, entrando nei suddetti ospedali per le proprie cure mediche, non sia mai stato “intercettato” dalle forze dell'ordine?

No, non è possibile!

E' evidente che in qualche maniera lo Stato, con i suoi servizi segreti e con i suoi reparti antimafia delle forze dell'ordine ha coperto non solo Provenzano, ma anche tutti gli altri boss prima latitanti ed ora catturati e, soprattutto, copre ancora oggi tutti gli altri boss ancora da catturare.

E' evidente che esiste una vera e propria, come la chiamano gli analisti, “trattativa Stato-mafia”.



Mi accingo quindi, al solito, a fare un po' di “contropinione” e controinformazione, scavando nelle pieghe della storia e dell'attualità.

Le quattro mafie più importanti d'Italia, sin dal 1946 e fino al 1991, sono state utilizzate dall'allora Democrazia Cristiana, che, come si sa, ne è sempre stata collusa, e dagli allora altri partiti del Pentapartito/Quadripartito, anch'essi, come si sa bene, collusi con la mafia, per evitare che l'allora Partito Comunista Italiano vincesse le elezioni, o che, in qualche maniera, facesse parte del governo. E' in quest'ottica che vanno viste al 100% le latitanze dei grandi boss mafiosi: essi, erano una formidabile arma di CLIENTELISMO E VOTI DI SCAMBIO che il Pentapartito/Quadripartito sfruttava nell'ambito della famosissima “conventio ad excludendum” al P.C.I.. In sostanza la mafia, fino al 1991 è stata usata principalmente dallo Stato italiano, in un vero e proprio rapporto strettissimo di “mutuo aiuto” come risorsa e mezzo da usare nell'allora guerra fredda.

Dal 1991 in poi, con l'avvento della cosiddetta “seconda repubblica” dopo lo scandalo Tangentopoli, la mafia, da “arma politica” in tempi di guerra fredda, diventa principalmente strumento di clientelismo e voti di scambio tout court dello Stato italiano per i servigi dei governi neoliberisti, compresi quelli PRESUNTI di centrosinistra (anch’essi neoliberisti al 100%!) che si sono succeduti fino ad oggi con lo scopo di favorire le grandi lobby industriali ed economiche ed i poteri forti che governano realmente la Repubblica italiana da quando è nata.


Come si può vedere la mafia è parte integrante dello Stato italiano.

La mafia è lo Stato. Entrambi si aiutano e si sostengono a vicenda in base alle loro convenienze.

La mafia è il sistema ed il sistema è lo Stato.

Finché non morirà il capitalismo, cioè il sistema, non potrà morire la mafia.

La mafia è parte integrante del capitalismo.

Solo quando nasceranno uno Stato ed un mondo ETICI, basati cioè sui valori dell'uomo e non sull'interesse dei potenti nascerà un mondo veramente democratico, giusto e libertario che, per il momento, non è mai esistito nell'umanità…

e la mafia, cioè il sistema, cioè il capitalismo, moriranno…



Arnoldo Folino

lunedì 4 luglio 2016

NO, IL M5S NON SCONFIGGERA' IL SISTEMA. PURTROPPO…



Ho tanti conoscenti pentastellati. Molti sono giovani. Qualcuno di quest'ultimi mi dice sempre che il M5S sconfiggerà il sistema. Purtroppo con questo articolo proverò a far capire loro con tatto e delicatezza che il sistema non morirà mai nel breve termine.

Il sistema infatti è parte integrante del capitalismo e di questo modo d'intendere la vita, dove, passatemi e perdonatemi queste parole un po' “crude”, “fotte meglio chi fotte di più, e fotte di più chi fotte meglio”! Lo so, forse ho esagerato a scrivere questa frase, ma essa è secondo me la definizione più giusta per delineare e sfaccettare quella che è stata l'intera umanità fino ad oggi. Questo mio aforisma “balla” nella mia testa da un bel pezzo, da quando cioè ho capito che il mondo attuale è tutto fuorché etico e giusto, l'esatto contrario di quello che ci vogliono far credere i media.

Il sistema infatti morirà quando morirà il capitalismo, “a monte”. Tutti i tentativi di rendere più accettabile il capitalismo “a valle” sono solo dei palliativi illusorii: il sistema, purtroppo, rimane il sistema sempre e comunque. Solo quando esso morirà insieme al capitalismo l'uomo raggiungerà il suo sogno di un mondo giusto ed etico. Ma perché ciò avvenga, i tempi realistici saranno molto lunghi. A mio modesto parere ci vorranno 1000 anni circa: dovremo quindi aspettare l'anno 3000 d. C. circa, quindi, per avere un mondo finalmente governato dalla saggezza e dalla giustizia.



Qualcuno potrà dire che sono “pessimista”. Niente di più falso! Mi limito solo ad essere “ottimista-realista”: realista in quanto mi rendo conto senza illusioni e false speranze che il momento di oggi non prevede il superamento del sistema, ottimista in quanto il suddetto sistema al 100% sarà sconfitto a lungo termine fra 1000 anni ed i nostri pronipoti potranno al 100% vivere in un mondo etico e realmente sano e giusto.

Io ottimisticamente ci credo! Ma oggi non è ancora realisticamente possibile.
Il mondo continuerà imperterrito ad essere realisticamente dominato dall'interesse, dal dio danaro, dal profitto, dalla convenienza, dai sotterfugi e dalle furberie per lunghissimo tempo ancora.
Purtroppo. Ed il M5S, così come del resto gli altri partiti, non potranno proprio farci nulla.

C'è una cosa importantissima però che il M5S e non solo potrebbero fare e che sarebbe l'unica cosa veramente utile per il popolo italiano e mondiale: la presa di coscienza collettiva di quanto sto scrivendo. Quando infatti tutti quanti all'unisono penseranno ed avranno preso appieno coscienza che il mondo in cui viviamo è l'esatto contrario di ciò che vogliono farci credere, che cioè è in realtà meschino e riprovevole, e non “bello” e “giusto” come ci inculcano i mass media, saremo “a cavallo”! L'implosione del sistema-capitalismo passa da questa presa di coscienza unitaria di tutti.



In pratica, quando le conduttrici dei vari TG, all'unisono, all'apertura delle loro programmazioni, declameranno la seguente frase “fotte meglio chi fotte di più, e fotte di più chi fotte meglio” e tante altre simili, saremo “a cavallo”! Vorrà dire finalmente che ci sarà stata la presa di coscienza di tutti di ciò che è realmente il mondo del passato e del presente, ed il sistema, da quel momento, lentamente ed incessantemente, in un “continuum”, prima o poi imploderà.



Per il momento, tuttavia le “anchorwoman”, tra l’altro sempre più belle e sempre meno professionali, tutto all’insegna della più schifosa apparenza capitalista, nei loro TG continueranno a dire con il loro “ottimismo ad oltranza” falso, furbo ed interessato sempre il contrario…

cioè che il motore del mondo è l'amore, che il mondo è bello, ed altre sciocchezze simili …

Purtroppo…



Arnoldo Folino

“PENSIERI MARZOLINI” (SUL GIORNALISMO)

Non mi stancherò mai di ripeterlo, i mass media sono la più grande arma di distruzione di massa. La riprova l'abbia...