martedì 10 maggio 2016

TTIP: PER NOI UNA GROSSA FREGATURA!




Da giorni oramai si discute del Ttip: il trattato transatlantico per il commercio e l’investimento tra Ue e USA. Il Ttip serve per integrare i due mercati riducendo i dazi doganali e rimuovendo in molti settori le barriere non tariffarie, cioè le differenze in regolamenti tecnici, norme e procedure di omologazione, standard applicati ai prodotti, regole sanitarie e fitosanitarie. Avverrebbe quindi libera circolazione delle merci, si faciliterebbe il flusso degli investimenti e l'accesso ai rispettivi mercati dei servizi e degli appalti pubblici.


Leggendo sopra l’intento sembrerebbe lodevole: le stime europee parlano di aumenti del PIL in entrambe le aree commerciali, nuovi posti di lavoro e rilancio dell’economia dell’Ue. Pur tuttavia a legger bene nelle pieghe non è così. In realtà ci sarà un aumento delle esportazioni USA, anzi una vera e propria invasione di prodotti in Europa ed in Italia a prezzi stracciati che faranno una concorrenza spietata e scorretta alle nostre produzioni: gli USA incrementeranno a dismisura i loro guadagni e la loro penetranza nel mercato europeo. Si potrebbe obiettare che anche l’Ue aumenti l’esportazione in USA, ma la produzione americana avviene a costi più bassi, e, per questo, i prodotti USA, venduti ad un prezzo più basso, non avrebbero concorrenza non solo nel loro mercato interno, ma soprattutto in Europa. Non solo le aziende europee, per cercare di rincorrere quelle americane sarebbero costrette, per diminuire i costi di produzione, a diminuire il salario dei lavoratori e, naturalmente, a “razionalizzare” licenziando quest’ultimi: l’esatto contrario di ciò che il trattato si prefigge. In pratica non ci guadagnano veramente Ue e USA insieme ma solo quest’ultimi, le loro aziende e naturalmente la loro economia. E’ per questa ragione che le trattative per l’accordo sono assolutamente segrete: riusciamo a sapere qualcosa solo da qualche fuga di notizie, soprattutto da Wikileaks, il resto è Top Secret.




Un’altra ragione della segretezza delle trattative è il rischio per la salute dei cittadini Ue. L’uniformità che si verrebbe a creare tra USA e Ue per gli standard suddetti farebbe sì che il consumatore europeo si troverebbe di fronte, per esempio, in farmacia, prodotti prima vietati. Non solo, l’acquirente italiano troverebbe al supermercato prodotti OGM, verdure trattate con pesticidi cancerogeni vietati in Europa e carni di animali nutriti con mangimi gravemente dannosi alla salute, anche questi vietati in Europa. Vale la pena per noi italiani rischiare la nostra salute per ingrossare il portafoglio delle aziende americane?
L’economia europea e soprattutto la sua agricoltura saranno stroncate. Le aziende agricole italiane, già molto provate negli ultimi anni, saranno letteralmente spazzate via dai costi inferiori di quelle americane che usano sostanze proibite ed i nostri pregiatissimi prodotti DOC e DOP subiranno la concorrenza scorretta e spietata delle “imitazioni” americane. Vale la pena tutto ciò per la nostra economia ed agricoltura italiane?
L’Europa, fino all’avvento della crisi era una potenza economica, cercava di diventare una potenza politica e progettava, a lungo termine, di diventare una potenza militare. Per usare un celebre aforisma di Emma Bonino, “l’Europa è un gigante economico, un nano politico ed un verme militare”. Ebbene, se il Ttip sarà approvato, l’economia europea, che peraltro è già in crisi a causa degli “interventi” americani, sarà letteralmente “fagocitata” da quella americana: l’Europa fra poco non sarà più neanche un gigante economico: l’unico gigante che rimarrà in piedi sarà solo quello americano. L’amara realtà è che l’Ue diventerà presto definitivamente schiava e colonia americana.


Per questa ragione dobbiamo a tutti i costi fermare il Ttip e lottare affinchè non si realizzi il “sogno americano” di un “impero americano” e di un “secolo americano”.
Italiani, mobilitiamoci e facciamoci sentire! Impediamo la realizzazione del Ttip!



Arnoldo Folino

2 commenti:

  1. Mi piacerebbe conoscere l'opinione del ministro Martina .....

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  2. Il ministro Martina non ha voce in capitolo, obbedisce ad ordini superiori...
    Arnoldo Folino

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“PENSIERI MARZOLINI” (SUL GIORNALISMO)

Non mi stancherò mai di ripeterlo, i mass media sono la più grande arma di distruzione di massa. La riprova l'abbia...