lunedì 15 febbraio 2016

ORRORE-ZIKA IN BRASILE: E’ COLPA DEL CAPITALISMO




Leggendo il Fatto Quotidiano del 15/02/2016 alle pagine 12 e 13, si evince che l’epidemia di virus Zika in Brasile sarebbe anche dovuta ad esperimenti di manipolazione genetica su insetti portatori di virus. Il paese più grande e popoloso del Sud America sarebbe usato come cavia da multinazionali, che sfrutterebbero Zika per introdurre zanzare transgeniche, le quali sarebbero utili in agricoltura. Dietro questa terrificante epidemia ci sarebbero quindi affaristi senza scrupoli che a spese di migliaia di vite umane penserebbero ad arricchirsi in maniera schizofrenica.




Anche questo, purtroppo, è un tipico esempio di capitalismo, cioè di un sistema incentrato sul concetto filosofico di “homo homini lupus”. Un modus vivendi nel quale circa l’1% della popolazione mondiale si arricchisce sempre più a dismisura in maniera inutile ed insensata a discapito, in questo caso (ma anche in tantissimi altri casi, purtroppo), della salute e della vita del restante 99% delle persone. Un sistema economico, in cui, tutto ciò che c’è di buono, così come le importantissime scoperte scientifiche in campo genetico, che dovrebbero essere utilizzate esclusivamente a scopi terapeutici, per il miglioramento della vita umana e per il raggiungimento della felicità dell’uomo in generale, vengono usate con l’unico e solo scopo di far profitto, il quale non arriva mai a saziare i bisogni dell’uomo, ma, che in un sistema a feedback positivo, cioè in un circolo vizioso che ne provoca un aumento continuo, ed in questo caso, folle, arriva a rendere l’uomo ancor più insoddisfatto ed infelice, oltre che mostruosamente anti-etico. Quindi, pochissimi uomini sempre più insoddisfatti e malati, in nome di ricchezze sempre più inutili, arrecano danno nella maniera più cattiva possibile alla stragrande maggioranza degli altri uomini. Non è questo forse un sistema economico folle? Non è questo forse uno dei più grandi controsensi dell’umanità? Naturalmente sì, ma il “mondo dorato” che ci trasmettono i mass media, ci inculca e ci fa credere di vivere un mondo “bellissimo” (?!?) che in realtà è assolutamente orrorifico. Sia ben chiaro, come ho detto in un post precedente, neanche il socialismo reale è stato esempio di sistema etico. L’etica, la libertà e la democrazia devono ancora arrivare: non sono esistite né con il testé citato socialismo reale, né esistono oggi con il capitalismo, e, probabilmente, anzi, sicuramente, l’essere umano non ha mai avuto nessuna delle tre “virtù” sopracitate in oltre 4000 anni di civiltà.





Paradossalmente, purtroppo, la libertà umana è morta quando è cominciata la storiografia, proprio cioè quando è cominciata la civiltà. Si può definire libero, un uomo che è schiavo del profitto di pochissimi potenti? Un uomo che è costretto a mangiare olio di palma, il quale è risaputo molto nocivo, tanto per fare un esempio, solo perché lo impongono le multinazionali dell’alimentazione in nome di ricchezze inutili? Un uomo che, sempre per fare un altro piccolo esempio, è costretto a respirare gas di scarico nocivi e cancerogeni prodotti dalle automobili solo perché le case automobilistiche devono fatturare inutilmente di più? Potrei fare mille esempi come questi, ma tanto parlarne è inutile, basta un “vetrina dorata” fatta di buoni sentimenti fasulli a buon mercato come per esempio l’ultimo e recentissimo Festival di Sanremo oppure una partita di calcio di serie A e tutto passa: in fondo che importa se siamo costantemente avvelenati nell’aria e nel cibo, tanto in TV passano Patty Pravo, Ramazzotti, la Juve, il Milan e l’Inter e accettiamo le cose più turpi in nome di spettacoli, siano essi canori o sportivi, in cui, chi deve sapere, sa già il risultato finale.





Qualcuno potrebbe tacciarmi di pessimismo, ma a ben vedere si tratta di realismo, di tanto e sano realismo. Anzi, per quello che vi enuncerò fra poco, si tratta bensì di OTTIMISMO-REALISMO: infatti l’uomo è un “animale sociale”, è un “animale etico”, e, a differenza di quanto propugni l’“homo homini lupus” di Hobbes, sarà in grado di superare il capitalismo e raggiungere una forma di governo e di sistema economico entrambi etici. L’uomo ce la farà, perché è dotato di grande intelligenza, e la vera intelligenza, non la furbizia, porta all’etica. E quando l’uomo raggiungerà l’etica sarà libero, ma soprattutto felice. Certo non smetterà di piangere perché una storia sentimentale è andata a male o perché è morto un proprio caro, ma non verserà più una lacrima e non si adirerà più per le ingiustizie del mondo circostante e sarà, ripeto, felice. DOVETE CREDERCI IN MANIERA OTTIMISTA, ciò avverrà! E affinché avvenga ciò DOVRÀ MORIRE IL CAPITALISMO. Tutti i nostri mali, mafia, tangentopoli, corruzione, mala sanità, mala politica ecc. ecc., infatti, vengono dal capitalismo, perché tutto ruota intorno al “vil denaro”.
Questo sistema, imperniato sul profitto, deve morire. Ne nascerà uno imperniato sull’etica. Il “MALE” è “a monte” non a valle: non serve “rendere migliore” il peggio dal basso, bisogna superare questo “MALE” cambiandolo TOTALMENTE DALL’ALTO!




Nel 1989 cadde il Muro di Berlino e nel 1991 vi fu la dissoluzione dell’URSS che portarono alla conseguente fine del comunismo. ORA TOCCA AL CAPITALISMO…




Arnoldo Folino

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