Eravamo,
in pratica, l'ultimo paese europeo ad essere senza legge sulle unioni
civili.
Siamo,
in pratica, l'ultimo paese europeo a non avere, a tutt'oggi, una
regolamentazione sul fine vita.
Gli
ultimi avvenimenti dell'attualità, con specifico riferimento a Dj
Fabo, hanno riportato alla ribalta il problema.
Persino
la CEI spinge per l'approvazione di una legge sul fine vita.
Ma
il pensiero della Chiesa Cattolica è diametralmente opposto a quello
dei laici: la legge sul fine vita che la CEI vorrebbe approvata,
implicherebbe anche l'impossibilità di interrompere la nutrizione,
l'idratazione e la respirazione artificiali.
Ora
mi chiedo, con quale grande cattiveria la Chiesa può pretendere di
decidere di una vita altrui?
I
tempi dell'Inquisizione sono finiti.
Non
si mettono più al rogo né filosofi, né “eretici”, né
“streghe”, né libri.
Non
si costruiscono più strumenti di tortura.
Non
si tortura più con gli stessi di cui sopra chi non è d'accordo con
i propri dogmi.
Eppure
la volontà, da parte clericale, di decidere della vita
altrui è rimasta.
La
concezione medievale di possedere la vita altrui è rimasta.
È
come se l'Illuminismo e l'epoca moderna all'interno di quel
chilometro quadrato nel cuore della Città Eterna dovessero ancora
aver luogo.
L'autodeterminazione
dell'individuo, ancora deve varcare la soglia dello Stato Vaticano.
Perché
di questo si tratta, autodeterminazione di un singolo. Di una
persona.
Per
quale ragione io dovrei imporre ad una persona la mia autorità
contro un suo esplicito volere? Non è forse cattiveria?
Naturalmente
il rispetto vale anche per chi decide di soffrire inutilmente, e,
spesso, in molti casi, in maniera non cosciente.
Mai
un laico si sognerebbe di imporre la propria autorità su un
individuo: mentre la Chiesa non rispetta chi vuole porre fine
all'accanimento terapeutico, un laico rispetta chi decide di soffrire
inutilmente.
Le
imposizioni oramai, se si guarda l'attualità, fanno pressoché parte
del mondo religioso o di mondi connessi con quest'ultimo.
Ma
la religione non dovrebbe unire?
Il
Cristianesimo non dovrebbe fare della “pietas” la propria
bandiera?
Il
Cattolicesimo non è forse fondato sull'amore?
E
non è forse un atto d'amore quello fatto da Dj Fabo?
Non
è forse amore nei confronti di se stessi smettere di soffrire
inutilmente visto e considerato che la propria vita naturale non può
esistere se non attaccata a delle macchine (Dj
Fabo non poteva muovere né braccia né gambe, era cieco, e veniva
nutrito con un sondino che arrivava direttamente allo stomaco,
respirava grazie all’aiuto di un ventilatore e doveva essere
assistito 24 ore su 24. Aveva tentato la riabilitazione e altre cure
sperimentali, ma senza alcun risultato)?
Non
è forse amore porre fine all'accanimento terapeutico?
“Trovo
più
dignitoso e coerente, per la persona che sono, terminare questa mia
agonia”. Queste
sono parte delle sue ultime parole.
Non
è forse tutto
ciò
amore, amare
se stessi, tendere “a morsi”, in tutti i sensi, verso il
raggiungimento della felicità?
Non
è infatti la Chiesa Cattolica che afferma, senza alcuna remora, che
la vita ultraterrena (se mai esiste!) sia quella “vera” e “più
importante”?
Quante
contraddizioni all'interno della religione prevalente (in tutti i
sensi!!) in Italia…
Contraddizioni
che se si considera ciò che sto per scrivere sono ancor più gravi:
la Chiesa pretende che Dj Fabo sia ancora in vita, ma mette il
bavaglio alla ricerca sulle malattie neurologiche e neurodegenerative
che hanno come unico sbocco lo studio sulle cellule staminali.
Insomma
per la Chiesa Cattolica, dobbiamo vivere sempre, in ogni caso, nella
sofferenza!
Se
non è cattiveria questa…
Che
male abbiamo fatto per avere a che fare con questa autorità
opprimente chiamata Chiesa?
Spero
in un futuro in cui i
posteri siano
autodeterminati
definitivamente…
Arnoldo
Folino
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