Da
più giorni si sente parlare di “post-verità” e di “bufale”
sul web.
Tralasciando
la bruttezza assoluta del termine “post-verità” al pari di certi
neologismi usati nella nostra quotidianità, è evidente un tentativo
da parte dell'establishment di colpire l'unica fetta d'informazione
rimasta fuori dal coro: la “controinformazione via web”.
Facendo
parte anch'io di questa minuta schiera di “controinformatori via
web” è doveroso un mio piccolo sfogo.
Tutti
i media hanno il potere di modificare il sentire e la coscienza delle
genti. Anche internet non è esente da ciò. Pur tuttavia lo fa in
misura inferiore.
Il
web consente, infatti, di scegliere ciò di cui si vuole essere
informati: a differenza di radio, televisione e cinema, in toto, ed
in parte della stampa, con internet si è padroni di ciò che si
vuole conoscere e vedere: sono io che decido che pagine vedere,
quando vederle e come vederle! La Tv e tutti gli altri media, invece,
ti impongono le loro scelte, che tu devi necessariamente accettare
senza opporti: o spegni la radio o la Tv, o esci dalla sala del
cinema anzitempo, oppure sei costretto a sorbirti ciò che tutti
questi media vogliono propinarti. Con internet, invece sei tu che
gestisci totalmente il controllo dell'informazione: sei tu che
scegli, per esempio, quando “zittire” un video ed in quale punto
preciso, o quando e se invece aprire un determinato link o meno! Ecco
perché il web non obnubila le menti della gente, o meglio, lo fa
molto meno degli altri media. Ed ecco perché in qualche maniera deve
essere censurato, controllato, a differenza degli altri mezzi
di comunicazione, che essendo già
nelle mani dei poteri forti, non hanno bisogno dei
tanto richiesti controlli di PRESUNTE
“bufale”!
Senza
contare che non si vuole censurare quella fetta di web, la più
grande, già in mano all'establishment, ma quella più piccola, fatta
da persone come me, le quali con la loro azione si sostituiscono alla
“controinformazione” viva negli anni '60/'70, che tanto ha dato
alla scoperta della verità in Italia e che purtroppo, oggi, se
dovessero escludere proprio noi, “controinformatori via web”, non
esisterebbe più!
Gli
ultimi avvenimenti del 2016, hanno dimostrato come la gente, che
guarda sempre meno la Tv e compra sempre meno i giornali, sia meno
influenzabile dai mass-media.
Il
web ha dato “il fuoco di Prometeo” agli utenti che cercano
d'informarsi e di non ingoiare le SOLITE BUFALE, queste sì vere, che
ci propinano i mezzi di comunicazione tradizionali.
Vogliamo
fare un esempio lamapante?
Non
c'è bisogno di tornare molto indietro nel tempo!
Anno
1999, guerra in Kosovo: i media parlano di centinaia di migliaia di
morti, qualcuno arriva al milione (!!): si scoprì poi che i kosovari
di etnia albanese morti, erano in realtà non più di poche decina di
migliaia!
Come
mai si bombardò l'opinione pubblica con QUESTA BUFALA?
I
poteri forti dovevano giustificare una guerra ingiusta, di cui
paghiamo ancora oggi le conseguenze…
Oppure
vogliamo citare tutte le bufale che in occidente passavano
nell’informazione ufficiale sulla Guerra del Vietnam, rivelatesi
poi naturalmente e chiaramente tutte fasulle?
Proprio
in quegli anni, se non ci fossero stati i “canali
controinformativi”, avremmo avuto un’informazione ufficiale molto
parziale.
Anzi,
un’informazione ufficiale “ufficialmente falsa”!
Come
mai quando sono i media tradizionali a raccontare bufale non si
chiede neanche scusa ai telespettatori, ai lettori ed agli
ascoltatori, mentre, quando è la controinformazione a denunciare
PRESUNTE “bufale”, si fanno contro di essa delle vere e proprie
crociate, tanto da far intervenire persino il Presidente della
Repubblica nel consueto discorso di fine anno?
Non
dovrebbe essere proprio lui il garante di una Costituzione (per
fortuna illesa!) che professa la libertà di stampa e di opinione?
Come
mai in seguito alla “bufala mediatica gigantesca e collettiva” di
centinaia di migliaia di morti Kosovari albanesi, non si è MAI
pensato di censurare i media tradizionali nonostante le PESANTI
FALSITÀ?
Sicuramente
sarebbe stato un errore! Ma errore ancora più grande è censurare la
controinformazione via web!
Mi
fa specie che i poteri forti occidentali, “predichino bene, ma
razzolino male”: come mai quando la controinformazione si esplica
in Cina, Russia, Iran, Siria, ecc. ecc., va bene, è sacrosanta, e va
difesa, anche se spesso neanche questa è sempre vera, mentre quando
la si fa nell'Unione europea o negli USA deve essere censurata?
NO,
la controinformazione via web non deve essere censurata, e noi
“controinformatori via web” dobbiamo continuare il nostro operato
fino alla fine alla ricerca di una verità spesso nascosta e celata,
senza fermarci e farci intimidire da chi ci vuole mettere il bavaglio
solo perché, come in Cina o in Iran, andiamo contro il potere
costituito!
NO,
finché potrò farò di tutto per continuare a scrivere sul mio Blog,
“Contropinione politica e dintorni”, e se ciò mi sarà impedito
in qualche maniera, farò di tutto per riappropriarmi del mio diritto
di scrivere ed esprimere la mia opinione, come la nostra cara
Costituzione professa!
Arnoldo
Folino
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