giovedì 29 marzo 2018

LO "IUS SOLI" NON È DI SINISTRA!



Da qualche anno a questa parte, la sinistra italiana, presunta tale, sta portando avanti la battaglia sullo “ius soli”.
Questa, tralasciando l'inopportunità della cosa in questo momento e nella situazione attuale, è tutto fuorché una battaglia di sinistra.
Andiamo per ordine.




Innanzitutto parlando di “migrazione” mi permetto di virgolettare la parola.
Il perché è presto detto: più che di “migrazione” trattasi di "traffico di uomini" che viene erroneamente fatto passare dalla “sinistra italica” come nientedimeno “l'ottava meraviglia”.
Per usare alcune parole di un pubblico ministero italiano:
… “Alcune Ong potrebbero essere finanziate dai trafficanti, “tra il personale delle Ong vi sono figure "non proprio collimabili con quelle dei filantropi"”, e "le organizzazioni mafiose appetiscono alle ingenti quantità di denaro che viene erogato per l'accoglienza dei migranti in Italia"…
Su Twitter, inoltre, l'attore Alessandro Gassmann, in una conversazione con un altro utente, riferendosi alla presenza degli “immigrati” in Italia, ha provocatoriamente scritto: "Te piacciono i pomodori? Le verdure? Le fragole? Senza di loro scordateli".
Il Tweet di Gassmann spiega in maniera esplicita che il traffico dei “migranti”, finanziato dalle lobby, serve per creare dumping salariale: ovvero i “migranti” servirebbero per abbassare i salari medi all'interno del nostro Paese, con enorme vantaggio delle multinazionali e dei grandi trust italiani.
Questo enorme traffico di “migranti” ha come sempre, una “matrice statunitense”: non è un caso che la politica estera di Obama, abbia, sotto traccia, destabilizzato tutta l'area africana e mediorientale: le gravi crisi politiche in queste aree hanno provocato questi grandi “flussi migratori” che hanno, come unico scopo da parte americana, di destabilizzare l'Europa.

Come si può vedere non si può parlare di “flusso migratorio spontaneo” dovuto a guerre, visto che, innanzitutto, le guerre sono sorte per ingerenze esterne agli stessi Paesi interessati, Stati Uniti sotto traccia in primis come suddetto.
Si tratta di un vero e proprio “traffico di uomini” tutt'altro che spontaneo, foraggiato dalle multinazionali, dalle grandi industrie, dalle aziende agricole, ecc. ecc., che usufruiscono di un “invidiabile” dumping salariale; un vero e proprio “traffico di uomini” fonte di lucro per le organizzazioni mafiose e criminali italiane e la loro fitta rete clientelare e politica che sta dietro ogni centro accoglienza; un vero e proprio “traffico di uomini” foraggiato da molte Ong finanziate da multinazionali e magnati della finanza.



Da quanto si può evincere, questa “migrazione” è in realtà una vera e propria catastrofe umanitaria. I presunti “migranti”, infatti, sono sottoposti prima alle peggiori torture, violenze, stupri e annegamenti in mare, e, poi, dopo, ad una vera e propria “lotta per la sopravvivenza” in Italia.
I “migranti”, infatti, una volta giunti nel nostro Paese, vivono, se questa si può definire vita, o nell'assoluta nullafacenza, o nello sfruttamento più totale.
Nel primo caso, quello della nullafacenza, gli “immigrati”, incolpevoli della loro inattività, sfociano nei più tipici comportamenti da quartieri suburbani, come spaccio di droghe, microcriminalità, prostituzione, e, per giunta, formazione di associazioni di criminalità organizzata.
Nel secondo caso, entrano direttamente nei “giri” suddetti, oppure vengono letteralmente sfruttati, in un'epoca occidentale “deschiavizzata”, come veri e propri schiavi del terzo millennio, facendo veri e propri lavori forzati sottopagati, che l'italiano medio non vuole più fare.

In tutti e due i casi, la catastrofe umanitaria la subisce anche il popolo italiano, in primo luogo nel proprio animo, costretto a vedere queste disumanità e brutalità, in secondo luogo, per il fatto che subisce la mancanza di ordine e rispetto delle regole da parte dei suoi “ospiti”.

Vi sembra tutto ciò “una cosa di sinistra”?
Assolutamente no.
Ma la cosa più tragica, è che tale “invasione” viene foraggiata dal peggiore capitalismo neoliberista “neocon”.
In sintesi, più che uomini di sinistra, “sinistri”…
L'invasione” in questione serve infatti essenzialmente per:
  1. mantenere il numero di abitanti nel Paese, altrimenti a rischio di impoverimento della popolazione, per tasso di natalità negativo;
  2. ringiovanire gli abitanti del Paese stesso, con l'unico scopo profittocratico capitalista-neoliberista di avere più braccia-lavoro già pronte e pagare la previdenza degli italiani più anziani;
  3. far fare agli “immigrati” i lavori che gli italiani non vogliono fare più: non è un caso, che, in Italia, esistano forse, facendo una provocazione, più avvocati e architetti che braccianti e raccoglitori di frutta;
  4. aumentare il tasso di natalità;
  5. creare dumping salariale in Italia, cioè livellare verso il basso gli stipendi dei lavoratori nel Paese, con netto profitto delle multinazionali, oramai perlopiù quasi tutte a proprietà straniera, presenti sul territorio.





Ebbene, come si può notare, queste, cioè le vere motivazioni “del traffico di uomini”, non sono espressione di concetti di etica ed umanità, meno che meno di ideali di sinistra.
Queste motivazioni, sono, essenzialmente, motivazioni di tipo macroeconomico e capitalista.
Queste, sono motivazioni puramente profittocratiche.
E lo “ius soli” è il giusto completamento, o per meglio dire, la ciliegina sulla torta, di questo “traffico d’uomini” che ha il solo scopo di creare profitto per i “soliti noti”, mettendo a repentaglio le condizioni di vivibilità degli “immigrati” stessi e degli italiani.
Lo “ius soli”, infatti, cioè la cittadinanza italiana a chi nascerà da questi “immigrati” sul suolo italico, avrà lo scopo di “legalizzare”, “rendere ufficiali”, “porre un sigillo definitivo” e “dare l'investitura” ai 5 punti neoliberisti sovraelencati.

Questo “traffico d’uomini” e lo “ius soli” sono quindi l'anti-sinistra!
Sono la più grande espressione del capitalismo neoliberista e “globalista”!







Uno Stato realmente socialdemocratico, dovrebbe favorire la natalità in Italia, creare serie politiche assistenzialiste alla maternità come quelle degli Stati Nordici, e, al contempo, “calmierare” l'immigrazione, questa volta vera, e scritta senza “virgolette”, così come avviene in Paesi come il Canada, l'Australia e la Nuova Zelanda, che, tutto si possono definire, fuorché paesi razzisti.
L'altra mossa da fare, anche questa veramente di sinistra, a differenza dello “ius soli” e del foraggiamento “del traffico d’uomini”, che di sinistra non sono, è quella di smettere, una volta per tutte, da parte dei Paesi del Primo Mondo, di sfruttare i Paesi poveri del Terzo e Quarto Mondo.
Solo, infatti, se smettessimo di sfruttare le risorse e le economie dei Paesi poveri, e garantissimo loro la vera indipendenza economica e politica, tali Paesi potrebbero crescere veramente, e, si arresterebbe definitivamente non solo tale “emorragia umana”, ma si metterebbe anche la parola fine alla povertà e alla fame nel mondo.
Non è un caso, infatti, che tali Paesi, paradossalmente, con il raggiungimento della “presunta indipendenza”, siano più sfruttati di quanto fossero prima quando invece erano “realmente colonie”.
Solo ed esclusivamente se si realizzassero le politiche testé elencate lo “ius soli” si potrebbe considerare e proporre come soluzione veramente di sinistra ed eticamente attuabile.
Nella situazione attuale, lo “ius soli” rappresenterebbe solo uno strumento in mano al capitalismo più becero e cattivo.






Purtroppo, la “sinistra italica”, persi definitivamente i propri valori costitutivi, segue i “principi” ed i “valori” tipici del capitalismo, che hanno, come unico scopo, quello di perpetrare un profitto per pochi “eletti” sempre più schizofrenico, e non si adopera per risolvere i problemi nella maniera a lei più congeniale, e, soprattutto, congeniale all'etica propriamente detta.

Il "traffico di uomini” e lo “ius soli”, sono quindi l'impossibilità della “sinistra”, oramai non più tale, di risolvere il problema spinoso dell'immigrazione, del ripopolamento e del lavoro con le proprie ricette.
Entrambi sono la cartina di tornasole del cambiamento totale e della “svolta ad U” del modo di fare politica della sinistra italiana e non.




Arnoldo Folino

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